Anche la WADA, l'agenzia mondiale antidoping, si è interrogata sui vaccini e attraverso un comunicato sul sito dell'agenzia, chiarisce la sua posizione.
"Sebbene ci saranno più vaccini sviluppati e distribuiti, e quindi le dichiarazioni definitive riguardanti la loro composizione sono premature, gli atleti possono essere certi che la WADA continuerà a monitorare tutte le informazioni disponibili e avvertire gli atleti e gli altri membri della comunità antidoping nel caso in cui un ingrediente di un vaccino potrebbe essere problematico."
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Questo un passaggio del comunicato, la WADA con "problematico" fa riferimento, non alla sicurezza del vaccino, che non rientra tra i compiti dell'agenzia, ma su un'eventuale possibilità che qualche componente dei vaccini possa rientrare nelle sostanze proibite e causare una violazione delle regole antidoping.
La WADA inoltre aggiunge "La WADA ha un memorandum d'intesa con varie società farmaceutiche, tra cui Pfizer , nonché l'ente di rappresentanza di tale settore, la Federazione internazionale dei produttori e delle associazioni farmaceutiche (IFPMA). La WADA è in contatto con loro su questo argomento al fine di accertare l'esatta composizione dei vari vaccini attualmente disponibili. La WADA continuerà a comunicare con gli atleti e altre parti interessate non appena saranno disponibili informazioni pertinenti."
In attesa che la Wada si pronunci, qualche squadra fa già un primo passo nella direzione dei vaccini. La Uae- Emirates di ciclismo ha dichiarato che sarà il primo team a vaccinarsi a gennaio sfruttando il training camp che si effettuerà ad Abu Dhabi. La vaccinazione sarà su base volontaria, nessun obbligo per i corridori. Il team manager Mauro Giannotti ha già dato l'esempio, è stato il primo a sottoporsi a una vaccinazione volontaria con il vaccino di produzione cinese .
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