giovedì 5 novembre 2020

"In direzione contraria". Un anno fa oggi la strage di Quargnento. Il ricordo per Antonino Candido, Marco Triches e Matteo Gastaldo

Il momento è lo stesso di un anno fa. 365 giorni oggi, alle 6 di mattina (ora in cui le prime parole "sporcano" il giallo Bio Correndo), con una tazza fumante di una bevanda calda davanti, Rai News 24 raccontava che nella pioggia, nel buio, nella notte di quel 5 novembre 2019 un'esplosione aveva fatto crollare un edificio e che due Vigili del Fuoco di Alessandria erano morti.  Uno era ancora sotto le macerie, ma anche lui sarebbe stato estratto senza vita. Un altro Vigile del Fuoco era ferito così come un Carabiniere. CLICCA QUI per il primo lancio di quel terribile giorno.

Nell'esplosione morirono 3 ragazzi: Antonino Candido, Marco Triches e Matteo Gastaldo. L'Emozione di quei giorni è irriproducibile, le lacrime della gente comune il sintomo che una comunità era scossa. Tutta Italia si strinse attorno alla "famiglia" dei Vigili del Fuoco, dimostrando per una volta il senso di essere italiani.

CLICCATE sul rosso per ascoltare e vedere un emozionante video:

Un anno dopo la percezione si è affievolita, è il potere del tempo, quello stesso tempo che però per alcuni si è fermato. Il pensiero è ovviamente rivolto alle famiglie, per loro ogni giorno è il 5 novembre ed oggi la ferita si riapre con l'ineludibile volontà di svegliarsi e credere che sia stato solo un brutto, terribile sogno, ma il passaggio dal sonno alla sensazione della realtà è dura, terribile perchè si materializza l'assenza.


Sulla parola - assenza - mi sono fermato, quasi in segno di doloroso rispetto, perchè è difficile, impossibile dare un senso concreto alla perdita di un marito, di un figlio, di un padre così giovane nell'adempimento del proprio dovere.

Qual è dunque il motivo? Qual è il senso dell'essere un Vigile del Fuoco, qual è il significato intrinseco di quel "In direzione contraria" elaborato dai giornali locali alessandrini nei giorni successivi alla tragedia di Quargnento?

Il dover correre verso il pericolo quando tutti invece si allontanano. Il motto: "Il pompiere paura non ha" è forse una semplificazione massima del concetto "In direzione contraria", non è imprudenza, ma la necessità, il DOVERE di affrontare un potenziale pericolo per salvare vite umane. 

Ogni alessandrino, ogni persona che è stata colpita dal lutto un anno fa, non potrà non rivolgere oggi un pensiero ad Antonino, Marco e Matteo e alle sue famiglie. Oggi la città li ricorderà  presso la Cattedrale di Alessandria alle ore 18  con una Messa celebrata da don Augusto Piccoli, cappellano dei Vigili del Fuoco. La cerimonia sarà aperta anche alla popolazione, ma con un limite massimo di 200 persone.

Due invece le cerimonie riservate al personale dei Vigili del Fuoco: alle ore 16.30 verrà depositata una corona di alloro al monumento ai caduti dei Vigili del Fuoco presso il Comando di Alessandria e alle 16.45 verrà scoperta la nuova lapide in memoria di Antonino, Marco e Matteo.

La storia processuale? "Alla sbarra" Gianni Vincenti e Antonella Patrucco, marito e moglie. Il processo è stato diviso in due tronconi. Il 23 luglio scorso sono stati condannati a 4 anni per i reati di esplosione dolosa di abitazione, lesioni aggravate, truffa all’assicurazione e calunnia, sentenza che in città ha fatto molto discutere e che la Procura, si legge sui giornali, impugnerà. Il secondo atto, quello per l'omicidio dei tre, è invece in stand by per una questione procedurale che si spera la Corte Costituzionale dipani presto.


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