mercoledì 28 ottobre 2020

Marcia Alpina, l'inutile splendida fatica... e se non posso più speakerare: scrivo!

La nuova fatica, non inutile di Carlo Degiovanni. Il comunicato di presentazione del suo libro, in un periodo in cui gioco forza si rimane più in casa, tra limitazione negli spostamenti e "coprifuoco" un consiglio letterario è più che mai opportuno!


Alle passioni che hanno contribuito ad arricchire il nostro vivere non deve essere impedito di volare
specie se sono state condivise ed hanno generato amicizie e storie che hanno contribuito a riempire i
nostri anni di vita.

Uno spazio importante, per me, è stato occupato dalla passione per lo sport e, prevalentemente, per
la MARCIA ALPINA. Uso un termine desueto per identificare la passione di correre sui monti una
volta esclusiva di pochi quanto forti atleti e divenuta oggi, fortunatamente, passione di massa.

A guardare bene non è cambiato solo il numero dei corridori di montagna, è cambiato radicalmente
quel mondo fin dal suo stesso spirito passando dalla generica e super competitiva Marcia Alpina del
secolo scorso alle più moderne, altisonanti e variegate definizioni: Corsa in Montagna, Trail
Running e Sky Running. Tanti nomi ma la stessa passione per uno sport che abita i confini tra
l’agonismo e l’ascetismo.

Le passioni condivise non possono essere affidate solo ai ricordi ma devono lasciare traccia sulla
carta stampata. Serve per risvegliare nei protagonisti dei tempi andati antiche emozioni ma anche e
soprattutto per portare a conoscenza delle migliaia degli attuali “corridori del cielo” le radici della
loro faticosa passione sportiva.

Questo libro propone un viaggio tra le competizioni di Marcia Alpina del secolo scorso, alcune
miracolosamente ancora in vita, raccontandone storie ed aneddoti più che declamarne i vincitori. Ho
pescato molto dai miei ricordi con qualche aiuto richiesto e gentilmente fornitomi qua e là dove i
ricordi erano più labili. L’ambito territoriale è quello da me prioritariamente frequentato in circa 40
anni di pratica sportiva: le valli del Torinese, del Canavese, del Cuneese fino a raggiungere
l’Eporediese con limitate puntate in Valle d’Aosta ed in Val Sesia.

Il limite definito non comprende tutte le gare che vi erano allestite: un criterio del tutto personale mi
ha permesso effettuare una selezione indispensabile al fine della realizzazione del libro. Le scelte
effettuate non sono state determinate da un giudizio di merito sulle varie gare ma esclusivamente da
quelle da me partecipate e dai ricordi personali che mi hanno lasciato.

Per le numerose assenze, per le quali mi scuso, auspico che qualche “penna sportiva” possa
riportarne i ricordi arricchendo anche me per le emozioni mancate causa l’impossibile ubiquità.
Il libro riporta la nostalgia per le vecchie e care “Marce Alpine” aggiungendovi storie collaterali
quali la conquista sportiva del Monviso, l’evoluzione negli anni della disciplina ed il tentativo,
targato Laz@run, di ridare vita alle antiche passioni.

A complemento del libro alcune storie/aneddoti frutto delle divagazioni immaginarie nel periodo
del “confinamento” legato all’emergenza Covid – 9 che ha costretto gli amici delle fatiche in natura
a strane meditazioni domestiche.

Carlo Degiovanni
carlodegio@gmail.com






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