Abbiamo assistito e sui miei canali social raccontato, della solidità di Primoz Roglic arrivato alla cronoscalata di oggi 57" di vantaggio sul connazionale Tadey Pogacar. Una formalità prima della passerella di domani? Una tappa impegnativa ma che di fatto non può sovvertire una forma su più fronti espressa da Roglic in queste settimana, almeno da quando ha indossato la maglia gialla?
Anche oggi, soprattutto oggi la tv è accesa, il volume più alto del solito, l'adrenalina che viene iniettata poco per volta, perchè una cronometro non vive di una fuga o di una lotta spalla a spalla. Comanda il cronometro e il demone della fatica o al contrario l'enfasi della determinazione nella condizione di forma.
Nei giorni scorsi Saronni, non certo l' "ultimo degli arrivati", nella mondo della UAE Emirates, la squadra di Pogacar, dichiarava in una intervista che Tadey, 21 anni, è un osso duro, un atleta completo a dispetto dell'età e forse proprio in quella gioventù che nasce la voglia e la forza di attaccare, non arrendersi e cercare comunque il colpo vincente. Quel colpo che è riuscito oggi!
Vince la tappa rifilando 1'56" a Roglic, crollato e arrivato distrutto al traguardo. La stanchezza che ha la forma della grande delusione, il sogno assaporato fino a questa mattina, il sogno di essere lui a vestire la maglia gialla sugli Champs Elysées si è infranto nella deprestazione di oggi o forse nella maggior freschezza del connazionale. Emozionante alla fine l'abbraccio fra i due, carico di gioia di uno e di delusione dell'altro. Questo è lo sport, questo è il Tour de France, questo è il ciclismo!
Le parole di Pogacar (2° nella storia più giovane a vincere il Tour) ai microfoni di Eurosport: "Penso che sto sognando, mi sembra che la testa stia per esplodere. Ero contento del secondo posto e ora sono in giallo. Non so che dire, è incredibile. Sono fiero della squadra, mi hanno aiutato nel corso di queste tre settimane" e ancora: "Mi dispiace per Roglic, ha fatto un grande Tour e oggi ha avuto una giornata storta. Per me tutto questo è un giorno e una grande gioia. Fantastico, abbiamo fatto un ottimo lavoro di preparazione e oggi ho dovuto soltanto spingere sui pedali. Il mio sogno non era di vincere il Tour de France, il mio sogno era partecipare".
Così la classifica generale dopo la tappa di oggi:
2° Primoz Roglic (Jumbo-Visma) +59"
3° Richie Porte (Trek-Segafredo) +3'30"
10° il primo italiano Damiano Caruso a +14'03"
Nessun commento:
Posta un commento