Filippo Ganna è il "Gannibale" italiano! Alla storia il Cannibale nel ciclismo è stato Eddy Merckx, il gioco di parole è inevitabile e quasi banale, ma quello che ha fatto poco fa a Imola è davvero qualcosa di straordinario.
Ganna su Bio Correndo è passato più volte tra titoli mondiali su pista e il recente titolo italiano a cronometro, la sua piemontesità il motivo della particolare attenzione. Verbanese di Vignone, classe 1996, vanta 4 titoli mondiali su pista, un bronzo a cronometro mondiale ed oggi a Imola ha compiuto una vera e propria impresa. Un piccolo passo indietro. I Mondiali di ciclismo hanno visto l'assegnazione all'Italia negli ultimi mesi, un impegno organizzativo last minute importante oltre che la possibilità di permettere al mondo intero la messa in scena della manifestazione, visto che il Coronavirus ne aveva messo in dubbio la disputa.
Oggi, poco fa, nella cronometro, è proprio Filippo Ganna a regalare uno storico successo all'Italia. Mai un italiano aveva vinto una cronometro iridata. Un successo straordinario frutto di una condotta di gara dove ha espresso tutta la sua potenza. Ha domato un vento a 31 km/h che soffiava laterale almeno nella prima parte ed è proprio lì che ha gettato le basi del suo successo, per poi mantenere e di poco incrementare il vantaggio nella seconda parte. La chiusura dei 31,7 km di gara è in 35'54", a 53 km orari, argento al belga Wout Van Aert a 26", bronzo allo svizzero Stefan Kung a 29". L'arrivo nell'autodromo Enzo e Dino Ferrari l'apoteosi di un gesto sportivo e di una prestazione che è di fatto già nella storia del ciclismo.
Le sue parole:" È un sogno, sono molto felice, grazie alla Federazione che mi ha sostenuto e al mio team Ineos. Non volevo troppo pressione qui, e dopo la pista ecco il mio primo titolo su strada. Voglio godermelo con la mia famiglia". Il successo è anche per il CT della nazionale Cassani, che così, una volta in più mette a tacere i suoi detrattori. Quale miglior modo se non quello di portare l'Italia sul tetto del mondo?
Non è finita! Domenica la gara in linea, un tracciato da ripetere 9 volte per 258 km complessivi, con le speranze italiane riposte in Vincenzo Nibali. Sabato invece tocca alle donne, per loro i giri saranno 4 per 143 km.
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