domenica 7 giugno 2020

Le ombre nelle virtual race. Una considerazione di un giudice Fidal umbro

C'è qualcosa di strano nelle virtualrace? Perugia 24 riporta l'intervento di Patrizio Lucchetti, consigliere regionale umbro e giudice Fidal, nonchè appassionato di podismo.

Durante i suoi anni da giudice non sono mancati gli episodi bizzarri, come vedere gente scendere dalle bici o dai motorini per portarsi avanti di alcuni km o addirittura spuntare fuori dai cespugli fino ad arrivare anche a modificare la propria data di nascita solo per avere delle chances migliori di giungere in premiazione.

Ciò che però Lucchetti ha notato dai crono delle virtual lo delude forse di più dei vari trucchetti escogitati sul campo gara.

Persone che correvano prima della pandemia a una media di 4'45" e dopo due mesi vanno a 4'/km fanno pensare, per non parlare di chi, per mettersi in mostra, compie un giro di 10 km in bici per postare sui social un crono da applausi.

Patrizio Lucchetti conclude con un'affermazione che molti potrebbero condividere "Non so forse mi sono perso qualcosa, ma è quello sport che ho praticato io, gare fatte di risate, soste a prendere il caffè o scatti fotografici o per scherzare con i vari personaggi più o meno carini che si incontrava lungo i percorsi, tutte cose fatte durante le gare vere quelle dove ci sono i tempi e i premi veri, forse il mondo è veramente cambiato. Mi dico caro Patrizio bisognerà che ti aggiorni. Ma non so se riuscirò in questa impresa, forse è meglio un 5000 in 40' veri. "

In attesa di tornare tutti a correre e scherzare ricordiamoci che chi bara non prende in giro gli altri, ma solo se stesso.

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