giovedì 25 giugno 2020

La Federazione Svizzera riapre alle corse su strada. Inizierà il fenomeno dei frontalieri dello sport?

La Svizzera riapre alle corse podistiche su strada.

La Federazione Svizzera ha stabilito una linea guida da seguire per poter organizzare un evento su strada a partire dal numero di partecipanti ammessi, al massimo 300.

L'Associazione Sportiva Ticinese riporta il protocollo approvato dalla Commissione tecnica podismo e staffette a cui devono attenersi tutte le manifestazioni inserite nel calendario.

Diverse le normi presenti, ma non particolarmente rigide.
Detto del numero massimo dei partecipanti i punti principali riguardano:
-le iscrizioni per cui si debba dare preferenza alle iscrizioni on line che devono chiudere 48 ore prima della manifestazione. I gadget e i pettorali devono essere consegnati a un solo rappresentante per squadra. Tutto il personale impiegato, possibilmente in un numero minimo, deve indossare le mascherine di protezione.

- Area di partenza. Gli atleti verranno divisi in blocchi di partenza a cui accederanno solo poco prima dell'orario stabilito. Nel caso non si riesca a mantenere la distanza sociale di 2 m i partecipanti indosseranno la mascherina sino al countdown della partenza quando potranno toglierla per correre.
Giudici, spettatori, allenatori che si trovano nei pressi della partenza dovranno indossare le mascherine.

- Area di arrivo. I podisti dovranno lasciare l'area subito dopo l'arrivo ed essere transitati dal punto ristoro che dovrà attenersi alle norme indicate per la ristorazione.

- Premiazioni. E' consigliabile evitare cerimonie di premiazione. In ogni caso occorre mantenere il distanziamento sociale o utilizzare le mascherine.

- Deposito borse, docce e spogliatoi. E'ammesso il deposito borse, mentre si sconsiglia di utilizzare docce e spogliatoi per una complessità organizzativa.

Questo per quanto riguarda i punti principali, sul PROTOCOLLO CORONAVIRUS FEDERAZIONE SVIZZERA le altre norme che riguardano gli spettatori, il personale e le altre fasi di gara.

In attesa che anche la nostra Fidal si pronunci sulle corse su strada, la scelta svizzera può essere una buona opportunità anche per i podisti italiani che vivono nelle regioni e province di confine.
Su La Stampa viene riportato che già la sezione Fidal VCO sta organizzando un "gemellaggio" con la corrispondente sezione del Canton Ticino.
Inizierà un nuovo fenomeno di frontalieri del podismo?

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