Per cosa? Per gli 80 anni di Francesco Guccini. Bene o male tutti i giornali a tiratura nazionale lo hanno intervistato, hanno cercato di "portare a casa" una novità, un non detto che potesse rappresentarlo al meglio, che potesse raccontare qualcosa del Guccini uomo che non fosse trapelato dalla sua lunga storia artistica e militante.
Ciò che ha più colpito gli intervistatori, anche ieri sera Gramellini ne ha parlato, è la sua vicinanza politica al PSI con la postilla:" Non ho mai votato PCI". Certamente è una notizia di colore (anche politico), ma che come tale non aggiunge nè toglie nulla. E' pacifico dalle sue canzoni che l'estrazione sia di sinistra e la sua opera discografica è una fotografia di almeno 3 decenni di attualità e mutamenti sociali che hanno caratterizzato l'Italia da fine anni 60 ai primi anni 90.
- di copertina l'omaggio a Bologna di TVBOY a Francesco Guccini in occasione del disco Note di viaggio -
Raccontare Guccini è difficile, soprattutto perchè il giorno del compleanno non si celebra con una biografia ed è forse più attinente una sineddoche. Una parte per il tutto:
"Avessi sette vite a mano in ogni casa entrerei piano e mi farei fratello o amante, marito, figlio, re o brigante o mendicante o giocatore, poeta, fabbro, Papa, agricoltore. Ma ho questa vita e il mio destino, e ora cavalco l'appennino e grido al buio più profondo la voglia che ho di stare al mondo: in fondo è proprio un gran bel gioco a far l'amore tanto e non bere poco".
Una strofa di Black out, ma tutta la canzone è incalzante, parole che sembra vedere nascere una dietro l'altra in preda ad un vortice creativo - adrenalinico; l'entusiasmo quasi orgamisco di scrivere pensando già alla musica che l'avrebbe accompagnata, la ferocia di alcuni testi, di certe parole che dovevano arrivare dritte come dardi in reazione ad un momento storico insopportabile o ad un fatto che aveva scosso la vita della comunità
Oh quante frasi penso e finisco - mentalmente - con una citazione delle sue canzoni! Pensare... è sconsigliato per chi non è abituato; o che sono di grande ispirazione:" Nell'anno '99 di nostra vita io, Francesco Guccini, eterno studente perché la materia di studio sarebbe infinita e soprattutto perché so di non sapere niente“
Nel canticchiarle ne sento la voce, ora roca dall'età, ma si può provare a ricordarla giovane, vibrante, ricca di una forza emotiva e trasmissiva che, forse, solo chi ha vissuto gli anni 70 da adulto con o senza una precisa coscienza politica, ma con la convinzione che fosse il momento dei grandi cambiamenti sociali, ha avuto perchè le parole non bastano senza una comunicazione paraverbale.
Un esempio? La canzone che ho scelto per gli auguri, una ode a chi non ci sta, ma anche una storia d'Amore, perchè Guccini cantautore è stato proprio così:
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