venerdì 22 maggio 2020

Matteo Cecchetto, Ferdinando Serafini e Paolo Ravioli, la 100 km del Passatore per Bressana Bottarone e per Sport Senza Frontiere

"La differenza tra l'impossibile e il possibile si trova nella determinazione di una persona".
Questa la frase motivazionale della copertina del profilo social di Matteo Cecchetto che è l'essenza del suo atteggiamento verso la vita e di riflesso verso lo sport.

Un passo indietro.

Domani avrebbe dovuto prendere il via il Passatore, la mitica 100 km da Firenze a Faenza che al tempo dell'emergenza sanitaria ha visto l'inevitabile cancellazione e rinvio al 2021. La proposizione in forma virtual ha scosso gli ultra runner a tal punto che gli organizzatori hanno chiuso le iscrizioni in anticipo: CLICCA QUI.

Tanti, dunque, coloro che hanno aderito in forma individuale o a staffetta; il valore aggiunto è di chi ha alzato la mano dicendo presente, scegliendo di partecipare con un fine solidale, qui nasce la storia del trio pavese che da domani sera affronterà un km dopo l'altro fino ad arrivare a 100 km.


La chiacchierata è telefonica, in attesa di poter sconfinare di regione, è con uno dei tre protagonisti della prova di domani sera. Lui è Matteo Cecchetto, pavese di Bressana Bottarone, un paesino di 3500 anime con non uno, ma due ultra runner, il suo compagno di km su strada Ferdinando Serafini.

Matteo è stato un pugile professionista, ma dopo un ko subito a Londra, ha messo in soffitta i guantoni per calzare le scarpe da corsa. 6 anni di un nuovo amore sportivo e nel 2020 poteva essere l'anno della tripla cifra, 100 fra maratone e ultra; il Covid19 ha solo rinviato il "sudato" traguardo; ma non ha fermato i suoi allenamenti:

500 km nel mese di aprile realizzati in un giro di 190 mt, complice lo smart working, ecco che il tempo non è mancato per macinare km in quello che è ormai il neologismo e parola simbolo dei podisti di quest'anno, il "Cricetismo". Tanti km, come gli scorsi anni, perchè la sua voglia di mettersi in gioco nelle ultra arriva presto nella sua storia podistica. Prima una 50 km (quella che era la Lecco - Cassano), poi l'abbrivio con la 100 km del Passatore. Il suo profilo su DUV racconta di almeno una ventina di ultra, ma la Firenze Faenza è sempre presente e domani sarebbe stata la 6^ consecutiva.

Non mancano nemmeno le 100 miglia! Tre 160 km, a Berlino la 1^ con uno spettacolo nello spettacolo. La manifestazione si incardina nell'evento extrasportivo che ricorda le vittime di chi ha provato ad attraversa il muro rimanendo ucciso; la città vive la 100 miglia regalando a tutti un momento di celebrità. L'attestato e la medaglia viene consegnata singolarmente ad ogni finisher salendo sul palco a fine manifestazione.

Una parola di menzione speciale anche per la Tuscany, una 100 miglia con 6400 metri di D+ in un territorio straordinario come le colline toscani.

Una frase che resta impressa in questa prima parte di chiacchierata:

"Al ritmo in cui corro io le maratone siamo tutti amici, nelle ultra siamo fratelli e sorelle" 

E il Passatore nel suo paese?

"La proposta è arrivata da Ferdinando che ha impiegato 22 secondi a convincermi! Il nostro è un piccolo paese, la gente ci conosce. L'amministrazione comunale e la protezione civile ci hanno dato supporto e avremo un'assistenza con un seguito in bicicletta".

100 km non sono pochi per un territorio non troppo esteso, che percorso avete pensato?

"Vogliamo correre in tutte le vie del paese con tracciati di 6-7-8 km al fine di "illuminare" completamente Bressana dopo aver scaricato il GPS"

Una promozione del paese, ma non solo!

"Sì, vogliamo sia animare Bressana e se possibile dargli visibilità con la nostra 100 km; ma soprattutto abbiamo un fine solidale; raccoglie fondi tramite la Rete del Dono all'associazione Sport Senza Frontiere che si occupa di bambini che hanno delle difficoltà"


L'appuntamento è per domani, a che ora?

"La partenza è alle 20:30 da Bressana e speriamo di chiudere tra le 9 e le 10 del mattino con l'arrivo in piazza Marconi".

Qui il link per seguirli:





A loro si è aggiungo last minute Paolo Ravioli, anche lui pavese di Ottobiano ed anche lui con un curriculum di tutto rispetto nel mondo delle Ultra.

Paolo si è operato a febbraio per un problema ad un piede che l'ha limitato nell'inverno scorso e che a causa dell'intervento ha potuto riprendere solo ai primi di aprile. Basteranno due mesi per correre no stop 100 km? E' lui a rispondere con una frase motivazionale: "Dipende solo da se stessi scegliere se rinunciare completamente o trovare la voglia di correre comunque"



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