La sua vita cambia, non riesce subito a trovare la spinta giusta per risollevarsi da ciò che gli è capitato e questo forse lo rende ancora più umano, il bicchiere non è mezzo pieno, ma per 5 anni quel bicchiere è rotto.
La disabilità mette in soggezione i professori del liceo che frequenta, cambia il modo di rapportarsi degli amici, alcuni spariscono.
Un viaggio in solitaria in Thailandia per dimostrare la sua autonomia lo cambia, qualcosa scatta, la vita va comunque vissuta e al suo rientro Simone inizia a porsi degli obiettivi importanti anche sportivi.
Come spesso accade la forza di provarci si trova se c'è qualcuno che crede in noi e pone fiducia nelle nostre possibilità per Simone questo aiuto arriva da Marianna, una compagna dell'asilo, diventata ora sua moglie.
Marianna insegnante di ginnastica artistica segue Simone in tutte le sue imprese sportive aiutandolo e spronandolo.
L'ultima impresa che Simone ha portato a termine è stato il mezzo Ironman di Dubai, l'obiettivo non era solo essere un finisher, ma arrivare al traguardo in meno di 5 ore.
Obiettivo raggiunto dall'atleta che conclude in 4h48'.
Non è stato facile. Uscendo dalla frazione a nuoto, compiuta solo con la forza delle braccia, Simone ha freddo, trema, vorrebbe ritirarsi, ma ecco l'aiuto di Marianna che lo incita, lo sprona e lo aiuta a salire sull'handbike.
Simone si riprende e completa le frazioni con l'handbike e la carozzina, durante quest'ultima frazione cade, si ferisce a una mano, ma a questo punto la sfida è con se stesso, ci mette grinta e cuore e porta a termine la sua impresa.
Si classifica 297° assoluto su 2000 partecipanti, unico atleta presente con una disabilità.
Soddisfatto? Sì, ma è già ora di pensare al prossimo obiettivo, Simone raddoppia e punta all'Ironman da compiere in meno di 10 ore.
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