Oggi 13 febbraio è un data importante per una donna, un'atleta che ha fatto la storia dell'Atletica Leggera piemontese. Iperbole di circostanza? Certamente no. Rita Marchisio è stata un'atleta di primo livello negli anni 80 con vittorie e primati che fanno invidia a tante maratonete dei giorni giorni e di anni ne sono passati oltre 30 dalle performance della Marchisio. Una donna che ha dovuto sfidare anche i preconcetti delle prime figure femminili che si affacciavano alla maratona (la 1^ maratona olimpica solo nel 1984), oltre che essere mamma e atleta; è difficile esserlo oggi, a maggior ragione nei primi anni 80. Certamente un esempio.
Di copertina il momento del sorpasso nella Maratona di Osaka (1982) che poi vincerà sull’inglese Smith e l’americana De Wald che la guardano sbigottite.
Oggi compie 70 anni ed è doveroso celebrarla oltre che per farle gli auguri per questo traguardo importante anche per ricordare le sue qualità, ma soprattutto per presentarla ai nuovi runner e nuovi podisti che forse l'hanno sentita nominare in qualche racconto impolverato dal tempo trascorso e per altri che invece macinano km senza conoscere i personaggi che hanno fatto la storia anche dell'Atletica piemontese, l'occasione per fissarne le gesta.
Buon Bio Compleanno!
Tutta la sua storia raccontata da Gennaro Russo Rita Marchisio e la sua storia sportiva
Per lei anche una pagina dedicata su Wikipedia: RITA MARCHISIO
Questo il palmares davvero straordinario riportato dalla società di cui è presidente onorario:
-22 volte in maglia azzurra
-campionessa italiana 10k a Rovereto (1984) in 33'29"68
-campionessa italiana mezza maratona nel 1983 (1h15'01") e nel 1984 (1h12'08")
-campionessa italiana in maratona a Venezia (1987) col personale di 2h29'36"
20 maratone corse in carriera, tra le quali la vittoria ad Osaka dell'82, in 2h32'55, allora miglior prestazione italiana,
- P.B. di 16'04"27 sui 5000 metri
e numerosi altri successi e prestazioni di livello sul palcoscenico nazionale ed internazionale.
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