L'atleta era stata riscontrata positiva al prednisolone in seguito a un controllo dopo la maratona di Ravenna CLICCA QUI per il post completo, evento in cui si assegnavano anche i titoli italiani di specialità.
La Giomi ha fornito poi le sue spiegazioni alla Procura Nazionale Antidoping, Le parole di Sarah Giomi, oggi la decisione del Tribunale che infligge all'atleta la sanzione della nota di biasimo e dispone l'invalidazione del risultato sportivo.
In sintesi la difesa della Giomi è stata accolta, la semplice nota di biasimo riconosce la buonafede, ma il risultato di Ravenna e la conseguente conquista del titolo italiano vengono invalidati. Titolo che passa alla seconda runner italiana in classifica. Si tratta di Martina Facciani della Calcestruzzi Corradini, giunta alle spalle della Giomi riportando il crono di 2h42'25".
Di seguito la sentenza del TNA:
La Prima Sezione del Tribunale Nazionale Antidoping, nel procedimento disciplinare a carico dell’atleta Sarah Giomi (tesserata FIDAL) visti gli artt. 2.1, 4.5.1.1 delle NSA, afferma la responsabilità della stessa in ordine agli addebiti ascrittele e le infligge la sanzione della nota di biasimo. Visto l’art. 10 dispone l’invalidazione del risultato sportivo conseguito in gara. Condanna l’atleta Giomi al pagamento delle spese del procedimento quantificate forfetariamente in euro 378,00.
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