Sineddoche. Questo modo di rappresentare le situazioni (una parte per l'insieme) è una metafora, sineddoche appunto. Una riminiscenza scolastica, una delle poche, che emerge nel vedere il francese Jimmy Gressier dopo aver corso a Monaco in 13'18" realizzando così il nuovo record europeo scalzando nientemeno che Julian Wanders che aveva fermato il cronometro in 13'29" lo scorso anno.
E' vero, la notizia non è fresca ed è anche già stata trattata su Bio Correndo, ma lo scatto emerso ieri da Wk Vision è la rappresentazione di cosa ci sia dietro ad una prestazione di assoluta eccellenza.
Il raggiungimento di un obiettivo passa attraverso la fatica, il sudore, i tentativi falliti, la reazione a questi, la voglia di emergere e di essere un n° 1. Il n° 1. Siamo abituati a vedere esultante più pacate. Le braccia al cielo di chi passa il traguardo e taglia il nastro del vincitore a cui segue una successiva corsa nell'area riservata, una piroetta è la massima esultanza, il 5 ai presenti il più consueto. Certo l'espansività non manca, soprattutto quando a vincere è un outsider, ma la regola non è una esultanza che parte dalla fisicità.
Wk Vision ci racconta l'istante di felicità di Gressier, quel preciso momento in cui è il n° 1, l'europeo più veloce di sempre, proprio in quel preciso istante di metabolizzazione e di realizzazione.
Il buongiorno su Bio Correndo è con una grande e unica Emozione. E voi che scusa avete per non provarci nella vostra quotidianità a raggiungere i vostri obiettivi/sogni?!
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