L'alluvione, l'asilo nido sotto l'occhio del ciclone, la terribile tragedia di Quargnento, l'Eternit bis e di ieri l'uccisione di una giovane donna a Valenza che gioco forza ha scosso le coscienze di molti.
Alla domanda come mai la morte della maestra Ambra Pregnolato sia così d'impatto, è facile dare una risposta. Una donna di 41 anni che viene uccisa è l'ennesima riprova della confusione mentale dell'uomo. Ancora un femminicidio, ancora un uomo che non sa far altro che usare violenza per un no, ancora una volta a rabbrividire per una vita spezzata.
Nel tardo pomeriggio è arrivata la notizia che Michele Venturelli avrebbe confessato l'omicidio; si legge sui giornali che il movente è passionale, ma dov'è la passione e l'amore nel togliere la vita ad una persona?
Il profilo social di Venturelli è agghiacciante. La frase che ha messo come rappresentativa dice:" Sulla sponda del fiume aspettando il tramonto perché del tuo cadavere non me ne fotte un cazzo". Agghiacciante.
Ambra viveva a Valenza, un paese a vista dalla mia San Salvatore Monferrato, aveva un marito che l'ha trovata nel pomeriggio di ieri senza vita e una figlia di 12 anni. Una vita spezzata e una famiglia distrutta, come non pensare al trauma di un preadolescente ad un evento simile? La giustizia terrena e grazie ai Carabinieri per l'ennesima risposta efficace, non ricomporrà il dolore e il vuoto lasciato.
Chissà che un giorno potremo celebrare una good news alessandrina, non oggi, oggi non è una buona giornata e un velo grigio è su tutti noi.
Da far marcire in galera questo delinquente! Riposa in pace Sig.ra Ambra
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