Sembra distante come Alpha Centauri dalla Terra il pensiero delle città ecosostenibili con la mobilità interna alle città e non solo con mezzi alternativi alle automobili come le biciclette.
Piste ciclabili, distanze raggiunte su due ruote non motorizzate, movimento e minor impatto ambientale; parole e argomentazioni che si scontrano con la realtà delle cose ed una mentalità che sembra essere tutto fuorchè in linea con un'idea green delle nostre città piccole o grandi che siano.
Gli incidenti mortali e non, si susseguono con una ciclicità impressionante. Sportivi, ciclisti in allenamento, ma anche semplici utilizzatori delle biciclette come mezzo di trasporto sono nel mirino in questi mesi. L'ultimo in ordine cronologico è successo nel modenese e chissà che mentre scrivo un altro episodio non sia già avvenuto.
Quello di ieri a Modena è particolarmente tragico perchè a perdere la vita è stato un ragazzo di 17 anni investito mentre stava andando a scuola, nel suo zaino i libri per l'attività scolastica. Poco importa che non si conosca al momento la dinamica quel che è certo è che non è possibile questa mattanza da nord a sud da est a ovest.
Uno dei più grandi ciclisti pro in attività, Vincenzo Nibali, ha dichiarato di aver paura, di scegliere percorsi poco trafficati e di cercare di non uscire in gruppo e "quando vedete ragazzini in allenamento, pensate che possano essere i vostri figli".
La Cultura, parola che si può riempire di numerosi contenuti diversi, si spera che possa essere anche associata a quelle del rispetto dei singoli soggetti che viaggiano e vivono le nostre strade.
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