lunedì 11 novembre 2019

Stefano Baldini torna ad Atene. La maratona che lo consacrò Dio di Maratona. I risultati, i protagonisti ed una grande Daniela Vittoria!

New York - Atene. Due maratone diverse per caratteristiche, numeri e fascino, ma entrambe avvolte dall'aurea dell'epica.
New York e Atene, una dopo l'altra per riempire gli occhi e il cuore di chi vi ha partecipato. Per quella dove tutto nacque è mancata la copertura mediatica di quella della Grande Mela, ma si è sentita la tensione emotiva di chi c'era e di chi vorrà esserci per correre nella storia della 42,195 km.

Là dove nel 2004 l'Italia intera gioì nell'impresa di Stefano Baldini (Foto di copertina di Victah Sailer/AMA). Oro olimpico e Dio di Maratona. Una blasfemia forse per i cattolici distanti dal mondo sportivo, una realtà per chi 15 anni fa era davanti la tv incitando e saltando sulla sedia o sulla poltrona nel momento del sorpasso al messicano o nella curva a destra prima di immettersi nello  Stadio Panathinaiko o nel giro di pista prima della gioia massima, olimpica. A pensarci bene abbiamo gioito solo quando il distacco dagli avversari era tale da respirare dopo alcuni minuti di apnea totale. Il traguardo, l'urlo e la soddisfazione di Baldini resta negli occhi e sulla pelle di tutti.

Non so chi titolò ne La Gazzetta dello Sport il giorno dopo a caratteri cubitali "Dio di Maratona", so però che in tre parole riuscì a sintetizzare il pensiero di tutti. Dio di Maratona!

LINK AI RISULTATI

Ieri, 15 anni dopo, raccogliendo l'invito di un'altra medaglia d'oro alle Olimpiadi di Atene, Igor Cassina, ha corso nella ormai sua Atene. La sfida era quella di correre sotto le 3 ore, perchè gli agonisti restano agonisti e ci si pone un obiettivo anche solo per il gusto di provarci.

Missione compiuta: 2h57'07" e queste sono le sue parole:"All'inizio ero un po impaurito perchè 42.195 km sono lunghi e non avevo corso più di 30 km in allenamento. Conoscendo il percorso mi sono concentrato sulla seconda parte di gara senza controllare il cronometro per poi godermi gli ultimi 10km che nel 2004 furuno per me meravigliosi"

Igor Cassina? Il ginnasta che addirittura ha dato il nome ad un elemento (un kovacs teso con avvitamento a 360° sull'asse longitudinale)? Anche lui raggiunge il riscontro cronometrico prefissato, quello di correre sotto le 4h: 3h57'55"

ISCRIZIONI APERTE AL 7 CUT: CLICCA QUI
CAMPIONATO REGIONALE di URBAN TRAIL
 

LA GARA

16541 i classificati complessivi con le solite nazioni a ergersi ancora una volta in una maratona. Non un ragazzino o un under 30 sul gradino più alto, addirittura un 42enne, si tratta del keniano John Komen, 2h16'34" il crono per essere il migliore di tutti. Batte bandiera del Rwanda Felicien Muhitira, 2° in 2h16'43", 3° un greco Konstantinos Gkelaouzos in 2h19'02".

Crono diversi da quelli che siamo abituati a vedere nelle ultime settimane dove il 2h10' non è più un crono valido per una vittoria. Stesso discorso tra le donne dove la greca Eleftheria Petroulaki entra sola e senza bagarre nel mitico Stadio Panathinaiko chiudendo in 2h45'50". Non certo un crono di primo livello ma sufficiente per vincere la Maratona di Atene 2019. Addirittura sopra le tre ore il restante podio: Aikaterini Asimakopoulou in 3h02'31" e Panagiota Vlachaki in 3h04'27".

In casa alessandrina grande prova di Daniela Vittoria. La porta colori del GP Solvay, classe 1964, con un passaggio in mezza in 1h36'50" chiude la sua fatica in 3h17'00" (RT). 1^ italiana su 200 connazionali, 1^ di categoria e 16^ donna assoluta. A Ravenna nelle stesse ore si correva per il titolo italiano master e la neo campionessa italiana di categoria ha chiuso in 3h15'22", chissà come sarebbe andata se l'alessandrina fosse stata della partita per il titolo.

In gara anche la Bio Correndo AVIS con Pietro La Monica. Partecipazione rocambolesca ma alla fine è riuscito ad essere uno dei 16500!





MassaFisio il sito  e la PAGINA FB






Il negozio per i Podisti e non solo!

Nessun commento:

Posta un commento