giovedì 7 novembre 2019

L'abbraccio ai Vigili del Fuoco, quello tra colleghi, quello della città

Scusate ma non ce la faccio. Scantono ancora dalla questione podistica, ma dalle 6 del mattino del 5 novembre la mia vita non è la stessa.
Probabilmente non è la stessa per molte persone. La morte dei tre Vigili del Fuoco ha scosso una intera comunità.


Oggi l'apertura della camera ardente presso il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco è coincisa con una nuova folla di cittadini che vogliono e vorranno far sentire la propria vicinanza alle famiglie delle vittime e al Corpo dei Vigili del Fuoco. Oggi però e mi tocca da vicino, è stato il giorno del saluto fra colleghi. Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza si sono presentati con le auto di servizio, lampeggiante e sirena attivi, un gesto simbolico che si è rafforzato da un saluto militare e una stretta di mano. Una formalità si penserà, tutt'altro. Ho fermato lo screenshot di questo video di Radio Gold perchè rappresenta quello che tutti vorremmo fare. Abbracciare i Vigili del Fuoco.


Vi svelo un retroscena. Chi indossa una divisa, qualsiasi essa sia, si saluta con un ciao o un buongiorno, un po' quello che succede fra runner (in un certo senso indossiamo anche noi una divisa) In questi giorni per motivi di lavoro è capitato di osservare uomini e donne in divisa che incontrando i Vigili del Fuoco si siano avvicinati quasi con timore e senza dire nulla stringere loro la mano. Ecco, l'importanza della cerimonia di oggi è fuor di dubbio doverosa, sentita ed emozionata, ma quelle strette di mano piene di umanità non hanno prezzo.

Domani alle 11 i funerali e l'ultimo saluto ai tre ragazzi morti nell'adempimento di un dovere. Speriamo presto di poter sapere i nomi e i cognomi di chi ha compiuto questo crimine.

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