Nato il 18 gennaio (data a me cara) 1950 ha vestito e vinto tutto con Varese e Milano, due piazze in cui la pallacanestro sono state e sono tutt'ora territori caldi per il mondo della palla a spicchi, ma soprattutto dove si trasuda la passione per lo sport del 5 contro 5.
Nelle ricerche serali sulla storia sportiva e personale del Gigante scopro che vive nell'alessandrino, in una intervista a Il Corriere della Sera racconta di aver acquistato anni fa una casa nel Monferrato, la mia Munfrà Valley, utilizzata in un primo momento come casa delle vacanze, da qualche tempo complice anche la pensione della moglie, come prima abitazione. Insomma un altro personaggio di spicco che ha scelto le dolci colline casalesi.
Il motivo del post fuori dal mondo podistico per l'ouverture delle info su Bio Correndo è per un riconoscimento, uno di quelli che esulano dal singolo risultato sportivo, ma che testimoniano due fatti. Il grande valore dell'atleta per quanto fatto in carriera con una maglia e la riconoscenza della società verso colui che con le sue qualità ha dato lustro oltre che regalato vittorie. Di cosa si tratta? Del ritiro della maglia, il n° 11 non sarà più assegnato dall'Olimpia Milano ad altro giocatore, un modo per dire:"Nessuno mai come te, nessun altro saprà impersonare quello che Dino Meneghin ha fatto per Milano".
Ieri durante la partita di Eurolega vinta contro Maccabi, la cerimonia di ritiro della maglia. Presente Giorgio Armani, presidente dell'Olimpia, il momento commosso e commovente con il "Ricorderò questa splendida serata per tutta la vita" che rappresenta al meglio lo stato d'animo di chi live ha vissuto la serata.
Il profilo su Wikipedia: Dino Meneghin
Ci sono pagina social che seguo quotidianamente nel mondo della pallacanestro, una di queste è "La giornata tipo" che lo celebra così:
7 Coppe dei Campioni (13 finali)
2 Coppe delle Coppe
1 Coppa Korac
4 Coppe Intercontinentali
12 scudetti
6 Coppe Italia
1 oro e 2 bronzi agli Europei
1 argento Olimpico
30 anni di carriera, scoperto da Nico Messina che lo portó in palestra a Varese
Il suo palmares è un monolito dove vi è inciso tutto quel che potrebbe desiderare di vincere un atleta di qualsiasi sport. Ha vinto tutto. Più di tutti.
Fu protagonista dello scambio più clamoroso della storia del basket lasciando Varese per l’Olimpia. Ha fatto la storia di entrambe le gloriose società.
È stato il primo italiano ad essere scelto dalla NBA, nel 1970, dagli Atlanta Hawks, ma non giocò mai negli Stati Uniti che comunque, nel 2003, lo inserirono nella Hall of Fame (primo italiano della storia).
Era duro, cattivo, agonista, un manuale dei movimenti spalle a canestro, un difensore impressionante ma soprattutto un incredibile vincente. Negli anni '80, nelle squadre minori, si faceva a gara per prendere la maglia "numero 11 di Dino".
Quella numero 11 che questa sera Milano ritirerà per sempre.
Due parole, una leggenda: Dino Meneghin.
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