venerdì 2 agosto 2019

Non siamo solo podisti. Un gesto simbolico per ricordare il 2 agosto 1980, la strage di Bologna

La staffetta organizzata dalla Uisp Pavia per ricordare le stragi di Milano (piazza Fontana), Brescia (piazza della Loggia), Bologna (stazione ferroviaria) ha lasciato il segno.

Che il podismo amatoriale debba essere anche qualcosa d'altro rispetto alla posizione di categoria o assoluta è un mio credo personale. Pensiero per cui in passato sono stato deriso e forse da quello che si vede sui campi gara con ragione di causa. La Nado ci propone positività senza soluzione di continuità, vediamo discussioni durante le premiazioni per un "sono arrivato prima io", si vedono anche calcoli su quale gare partecipare per vincere o su quale atleta mimare per un posto di categoria. Tutto nella norma, ma...
..ma non nel mio concetto di podismo, lo sport amatoriale non può essere solo correre per il raggiungimento di un obietto.

Che sia chiaro, l'agonismo è il sale della vita, senza non ci sarebbero progressi in nessun campo, difatti ho usato la congiunzione "anche" nella presentazione del pensiero. Sfidiamoci, raggiungiamo gli obiettivi prefissati con costanza e determinazione, senza dimenticare chi siamo e da dove veniamo.

Ecco. Da dove veniamo? Chi è nato come me negli anni 70 ha vissuto di striscio il periodo buio del terrorismo nelle sue colorazioni (rosso, nero, di Stato per i complottisti), ma l'eco dello stragi di Milano, Brescia e Bologna (aggiungerei Ustica) seppur non vissuti direttamente o con il pathos dell'età adolescenziale o adulta, sono dei piccoli grandi nei sul dna, una interruzione della catena dell'evoluzione o forse un avvallamento convesso che la storia degli eventi confusa e nebulosa non ci permette realmente di spianare.

Oggi è il 2 agosto, il processo sulla strage di Bologna non è ancora concluso, sono passati 39 anni dalle 10:25 di quel giorno, che nella mente di tutti, si identifica in una immagine in bianco e nero, quella dell'orologio della stazione di Bologna fermo all'ora dell'esplosione che causò 85 morti e decine di feriti.

No, non siamo solo podisti e l'iniziativa di Gianni Tempesta & Co., per quel che riguarda la Provincia di Pavia, di correre per ricordare il nostro recente passato è in pieno spirito Bio. Testimoniare con la propria passione sportiva il sentimento del ricordo e della memoria non è solo un buon proposito, ma un dovere morale.

Il 2 agosto non si dimentica, nel nostro piccolo potremmo dedicare un'attività della giornata alle vittime della stage di Bologna, senza clamori e per una volta senza condivisione sui social. Un pensiero personale, una corsa, una camminata, un gesto simbolico per dire: io non dimentico.

N.B. La staffetta per Non dimenticare è giunta alla sua 38^ edizione, partita da un'iniziativa dell'Anpi con il sostegno della Uisp Nazionale vede partire podisti da diverse parti d'Italia per poi riunirsi il 2 agosto a Bologna.  Ci sarà nel 2020 una partenza anche da Alessandria?


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