Quella forma difensiva per cui si simula volontariamente o involotariamente una cosa per un'altra, uno stato di malessere che non c'è, una condizione non ottimale che si rivela invece in eccellente forma, la dissimulazione per emergere in modo inaspettato per gli interlocutori.
Il DT La Torre prima della spedizione polacca per gli Europei a squadre aveva indicato come obiettivo la salvezza. Un fly down fin troppo prudente visti gli interpreti italiani presenti alla rassegna.
Pretattica o l'occasione per celebrare in modo trionfo l'eventuale successo di squadra? Poco importa, quello che importa è il risultato finale. Italia 4^ a soli 0.50 punti dal podio assoluto. Le prove individuali di valore con le vittorie di Davide Re, Yeman Crippa, Luminosa Bogliolo e della staffetta 4x400 metri (Edoardo Scotti, Matteo Galvan, Bryan Lopez, Davide Re)
Gli esordi in grande stile di Stefano Sottile (3°) e di Marta Zenoni (2^ nei 3000). La rinascita di Alessia Trost che salta 1.94 si piazza 3^ e finalmente le torna il sorriso dopo una competizione. Abbiamo bisogno anche del suo entusiasmo e buon umore risultato dell'equazione derivante da una prestazione di livello.
Di tutte le interviste sentite in questi 3 giorni sulla pagina FB della federazione due gli atleti che mi hanno maggiormente colpito. Yeman Crippa, come scritto ieri e Marta Zenoni. I due sono accomunati da un unico denominatore. Non accontentarsi mai. La vittoria e la progressione nei risultati è l'unica strada percorribile.
La classifica generale vede primeggiare la Polonia (345 punti), 2^ la Germania (317,5), 3^ la Francia (316,5) e l' Italia 4^ (316); 5^ la Gran Bretagna (302,5). Mezzo punto dunque dalla Francia, nulla!
Ora? Ora aspettiamo di conoscere il pensiero post evento del Direttore Tecnico della nazionale con il mirino ben puntato sul Qatar! Doha e il mondiale è sempre più vicino!
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