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Le prime 6 pagine sono tutte dedicate alla scomparsa di Felice Gimondi CLICCA QUI per il fatto. Si parla anche di Atletica ma si deve sfogliare il giornale fino a pagine 43 con una bella intervista a Luminosa Bogliolo a cura di Andrea Buongiovanni e al record under 20 di Nadia Battocletti.
Oggi però il ricordo di un campione. La prima reazione che è girata ieri sui giornali on line è quella del Cannibale Eddy Merckx:
"Stavolta perdo io. Perdo prima di tutto un amico e poi l’avversario di una vita. Abbiamo gareggiato per anni sulle strade l’un contro l’altro ma siamo diventati amici a fine carriera. L’avevo sentito due settimane fa così come capitava ogni tanto. Che dire, sono distrutto. Felice è stato prima di tutto un grande uomo, un grande campione, purtroppo ce lo hanno portato via. È una grande perdita per il ciclismo. Mi vengono in mente tutte le lotte che abbiamo fatto insieme... Un uomo come Gimondi non nasce tutti i giorni, con lui se ne va una fetta della mia vita. È stato tra i più grandi di sempre"
Il pensiero di molti se non di tutti è che se fosse vissuto una generazione prima o una generazione dopo a quella di Eddy Marckx avrebbe potuto vincere di più, molto di più. Nonostante la presenza del Cannibale il suo palmares è importante. Proviamo però a fare una equazione, un parallelismo con l'Atletica Leggera: Merckx : Gimondi = Bolt : X ... Nessuno saprà risolverla perchè nessuno ha saputo contrastare il più grande atleta in pista della storia, Gimondi con la sua classe ci ha provato ed è riuscito a limitare per quel che ha potuto il fenomeno belga.
LA STORIA SPORTIVA (Fonte: Gazzetta)
Squadre: Salvarani (1965-1972) e la Bianchi (1973-1978)
GRANDI GIRI
3 Giri d’Italia (1967, 1969, 1976, quest’ultimo a quasi 34 anni) , il Tour de France 1965 e la Vuelta 1968
Ha vinto i 3 grandi giri, solo altri 6 ci sono riusciti.
VITTORIE (più importanti)
7 tappe al Giro, 24 maglie rosa, 9 podi al Giro,
7 tappe al Tour, 19 maglie gialla;
1 tappa alla Vuelta, 6 maglie amarillo.
Mondiale su strada ‘73,
Milano-Sanremo ‘74,
Parigi-Roubaix nel ‘66,
Giro di Lombardia (‘66 e ‘73),
Titoli italiani (‘68 e ‘72)
Parigi-Bruxelles (‘66 e ‘76).
Sessantotto i successi in carriera (143 con i circuiti): il primo nella terza tappa del Tour de France ‘65, il 24 giugno, l’ultimo nella Parigi-Bruxelles ‘76. Nell’ottobre 1978 disputò l’ultima gara su strada, il Giro dell’Emilia. Ha guidato Pantani alla Mercatone Uno, è stato presidente e responsabile dell’attività sportiva alla Bianchi.
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