Zach Bitter già detentore del record americano stabilito 6 anni fa in 11h40'55", rincorreva da tempo questo primato senza riuscire ad ottenere il risultato.
Come spesso accade i risultati arrivano quando si finisce di cercarli.
Zach si stava allenando per partecipare alla Spartathlon di settembre in Grecia quando è arrivato l'invito del direttore di gara dell'evento Six Days in the Dome che si sarebbe disputato nello stato nativo di Bitter, il Wisconsin.
L'idea iniziale per l'atleta americano è stata di utilizzare la manifestazione come allenamento in visto della gara in Grecia, ma con l'avvicinarsi dell'evento l'idea di riprovare a ottenere quel record si è fatta sempre più presente.
Lo stato di forma era ottimale così come le condizioni climatiche.
Nella prima parte di gara il ritmo però imposto dall'americano è stato più lento rispetto a quello previsto, a metà gara insorgono i primi dubbi, ma i veri atleti sanno cos'è la resilienza e dopo alcuni buoni giri anche la condizione mentale cambia permettendo a Zach Bitter di concludere con leggerezza la competizione, migliorando il record precedente di quasi 10 minuti. Tempo alle 100 miglia 11h19'13" con un passo di 4,13/km.
La carica adrenalica era così elevata che l'atleta non si è fermato, ma ha continuato a correre fino alle 12 ore per cercare di migliorare anche il record totale di miglia corse. Il risultato finale è stato di 104,8 miglia in 12 ore, circa 167,37km. Altro record raggiunto.
Grande la soddisfazione dell'americano che ha dichiarato a Runners World "Per sei anni mi sono allenato per questo, mi sono lasciato un enorme peso alle spalle, è stato come mettere, finalmente, l'ultimo pezzo mancante del puzzle".
Singolare il modo di festeggiare il record scelto da Zach, un buffet a base di formaggi a casa dei suoi genitori.
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