Al microfono di Elisabetta Caporale è in bilico tra l'essere felice per un mondiale con un oro (1500) e un argento (800) e il dispiacere di aver accarezzato il sogno di battere la campionessa americana Katie Ledecky.
L'americana dopo aver rinunciato a gareggiare in tutto il suo programma iniziale in questo mondiale si presenta al via degli 800. Corsia n° 4, quella con il miglior crono d'accredito.
Pronti via la Ledeky scappa o almeno ci prova, ancora a metà gara il vantaggio è vicino al secondo. 200 metri, dai 400 ai 600, con l'azzurra che prende il comando e sembra destinata alla vittoria. L'inerzia è dalla sua. La reazione però dell'americana è veemente. Alla virata dei 700 sono ancora insieme, nell'ultimo 100 ci si aspetta un testa a testa all'ultimo cm, invece la Ledecky se ne va. Argento con record italiano in 8:14:99 con una prestazione comunque superlativa per qualità e gestione dello sforzo. E' mancato l'acuto per la lode? Forse, l'emozione di questo 800 però è "mondiale"!
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