venerdì 28 giugno 2019

Il coraggio della sfida di Simone Peyracchia. 2° alla Val di Fassa running! I risultati e l'intervista

La Val di Fassa Running ha chiuso il sipario questa mattina. 6 giorni, 5 tappe in un teatro naturale da cartolina. Turismo e sport, corsa e natura, ma anche agonismo con un finale thrilling!
Vigo di Fassa, Soraga, Pozza di Fassa, Canazei e l'Alpe Lusia i campi gara, ma sono nomi che indicano molto di più. Sono veri e propri monumenti della bellezza italiana, un prodotto confezionato dalla natura a disposizione dell'uomo, perchè no, da esportare nel mondo come vetrina turistica.




Domani sera si corre il Moscato Night Trail a coppie!

Bio Correndo e la Val di Fassa Running sono però eventi podistici. Queste le 5 tappe:

1ª Tappa - Domenica 23 giugno 2019 - CANAZEI - Km 8.5 - dis. 525 mt
2ª Tappa - Lunedì 24 giugno 2019 - VIGO DI FASSA - Km 10.7 - dis. 590 mt
3ª Tappa - Martedì 25 giugno 2019 - POZZA DI FASSA - Km 8.2 - dis. 153 mt - #lanotturna
RIPOSO - Mercoledì 26 giugno 2019
4ª Tappa - Giovedì 27 giugno 2019 - SORAGA - Km 10.6 - dis. 535 mt
5ª Tappa - Venerdì 28 giugno 2019 - MOENA - LUSIA - Km 11.3 - dis. 1060 mt #iltappone


L'ultima ha certificato quanto visto nelle prime con le vittorie di Celestin Nihorimbere e dell'etiope Addisalem Belay, ma la storia della gara poteva essere diversa.

Simone Peyracchia (Pod. Valle Varaita) ha sfiorato il colpaccio ed è mancato davvero un soffio per la grande rimonta. Solo 2" nella generale con un'ultima tappa strepitosa. Questa mattina lo avevo contattato per una chiacchierata - intervista a fine manifestazione. Lo ammetto, non mi aspettavo che potesse rimontare 1'21", distacco accumulato nelle prime 4 tappe, a maggior ragione è stato interessante sentirlo:

Simone, 2" per la vittoria finale. Prevale l'amarezza?
Sì, provo tanta delusione, era una occasione più unica che rara per poter vincere. So il mio valore, ci sono molti atleti più forti di me nella corsa in montagna e questa edizione era quella giusta per vincere. Quei 2" me lo sognerò per un po' di notti.

Ho seguito sui social l'evento e guardando le classifiche delle singole tappe si capiva che tu eri in progressione di forma mentre Nihorimbere, pur vincendo, non metteva fra te e lui quel distacco delle prime due tappe. Ti sei accorto che era in difficoltà? Come lo hai affrontato in questi giorni?
La verità? L'ho attaccato dal primo metro della prima gara, ma aveva sempre quello spunto per "andare via". Ieri però mi sono accorto che in salita si staccava e ho pensato di poterci provare a vincere. Nella 2^ e 4^ tappa sono caduto in discesa, sintomo che ero al limite, senza quelle cadute chissà che quei due secondi non potessero essere a mio favore.

Crisi in questi 5 giorni?
Direi di no, forse nella 1^ tappa in una salita lunga, ma non era una vera crisi. Il riposo tra una tappa e l'altra, l'acqua fredda dei fiumi e una buona condizione di forma mi hanno sostenuto fino alla fine. 

Ecco, la forma. Come ci sei arrivato e come hai testato 5 giorni di gara? Hai gareggiato più giorni per provare il ritmo e la fatica nelle gambe?
Fino a 10 giorni prima le gambe non giravano, l'ultima settimana di sola corsa lenta mi ha permesso di arrivare riposato e pronto alla tappa di domenica. Per l'approccio ho corso a fine maggio 5 giorni consecutivi ad un ritmo medio alto, due giorni di riposo e la 21 del Valmastitrail.

La voce è quella della delusione, il dispiacere per essere stato vicinissimo ad una grande vittoria. Rimpianti?
Le due cadute e forse con qualche discesa tecnica avrei potuto far la differenza. L'organizzazione e il percorso è fantastico, ma le discese sono autostrade. Correvo sotto i 3' al km nelle discese lunghe, ma anche lui, chissà con qualche discesa impegnativa come sarebbe finita.

Il tappone, lo hanno chiamato gli organizzatori. Immagino che - pronti via - hai dato tutto
Sì, è così, dovevo recuperare 1'21", nell'ultimo km credo di avergli dato 20", ma non è bastato. Sono stati secondi interminabili dopo il mio arrivo. Guardavo scorrere il cronometro, i secondi passavano. 1'19" il ritardo di Nihorimbere, non sufficienti per vincere ed è così che sono 2° per 2". Peccato, era davvero l'occasione giusta.

Ci salutiamo, non prima però di avergli detto che per lanciare la sfida all'ultima tappa, negli ultimi km incurante della fatica e dello sforzo fatto ci vuole coraggio e lui ne ha avuto da vendere.

Qui con la moglie Silvia Mina, anche lei in gara:



CLASSIFICA GENERALE
Uomini
Celestin Nihorimbere 3h33'46"
Simone Peyracchia 3h33'48"
Moreno Dalmasso 3h45'08"
4° Achille Faranda 3h46'58", 5° Mauro Previtali 3h47'47", 6° Khalid Ghallab 3h51'34"

Donne
Addisalem Belay 3h58'52"
Eliana Patelli con il tempo di 4h10'16"
Terza Ana Nanu 4h14'18"
4^ Viviana Rudasso, 5^Elisa Almondo













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