mercoledì 13 febbraio 2019

Il ritorno di Simona Morbelli! In 1000 al Brunello Crossing... tra quantità e qualità!

44 - 23 - 13. La cabala e i giochi autorizzati non centrano nulla, anche perchè bisogna associarne altri che identificano la difficoltà chilometrica.
Si parla di trail e la gara in questione è il Brunello Crossing e le sue tre distanze, due competitive ed una in forma non agonistica. Un evento che ha nelle corde quello che vorrei per il mio Monferrato. Sport, turismo, enogastronomia con un evento che ha nel nome una peculiarità del territorio. Il tutto condito e miscelato in un sito che permette di vivere un settimana diverso con tutte le info per la competizione e per lo svago. Curiosi? CLICCA QUI per saperne di più.


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Si diceva che a quei numeri ne dovevano essere associati altri. 1700 il D+ della lunga e 1200 circa della 23 km. 4 cifre totali, oltre 1000 appassionati in gara, numeri davvero interessanti che accrescono l'interesse per questo evento. La quantità è solo un aspetto, perchè la qualità è stata garantita da atleti di prim'ordine della specialità.

Un passo indietro.

Brunello si identifica con un nettare, ma anche con una località. Montalcino. Siamo in provincia di Siena e la Val d'Orcia lo spettacolare teatro naturale. Piazza del Popolo il quartier generale per la partenza. Il Castello Banfi di Poggio alle Mura, i borghi medievali di Sant' Angelo in Colle, Castelnuovo dell'Abate e l’Abbazia di Sant'Antimo le mete raggiunte e superate dai trail runner.



Nella 44 km Marco "Dega" De Gasperi era il favorito della vigilia e non disatteso le aspettative conducendo la gara e distanziando i competitor di diversi minuti. 3h26'10" per la vittoria finale. Podio tutto Hoka One One: Luca Miori è secondo in 3h38'59",  Ivan Geronazzo è 3° in 3h43'46".

Tra le donne svetta il tricolore francese con Stephanie Manivoz che ha chiuso in 4h13'06", terza Maria Elisabetta Lastri in 4h41'15".

Non mi sono dimenticato la 2^ posizione. Simona Morbelli ha attraversato un anno davvero complesso. La speranza di riuscire a partecipare ad una ultra delle sue, a memoria direi a maggio 2018, la resa con l'intervento chirurgico, la palestra, l'attività fisica  proseguita senza l'amata corsa. La rincorsa al rientro, gli stati emotivi contrastanti palesati anche sui suoi canali social e domenica finalmente di nuovo sulla linea di partenza pronta a dare quello che la forma del momento le consente.

4h13'06", seconda posizione assoluta tra le donne, ma soprattutto l'espressione del volto che racconta il piacere di essere tornata, la soddisfazione di aver messo alle spalle un periodo agonistico buio, la serenità dettata dalla fatica, dalla scarica endorfinica dopo 4 h sulle gambe. Insomma, ben tornata Simona!

La 23 km ha visto la vittoria di Luca Cagnati in 1h38'52". Seconda piazza per il neo papà Gabriele Pace che manifesta la sua determinazione nel non accontentarsi del risultati pur gioendo per la presenza di mamma Valentina e del piccolo Leo come supporter d'eccezione. 1h43'18" il suo crono. Emanuele Manzi chiude il terzetto dei migliori in 1h44'07". Altro assolo, quello di Annalaura Mugno che in 2h01'39" stravince la distanza. Sara Pettini - 2h28'53" e Valentina Scheggi - 2h32'01" le altre del podio.

La corta vede la vittoria di Gabriele Lubrano e di Cecilia Basso.


Presente la Bio Correndo AVIS con Giuseppe Azzalin. Grazie a lui il VerdeBio è girato in un evento in pieno stile con l'idea per cui è nata la squadra!




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