giovedì 24 gennaio 2019

Jim Walmsley uno che sa uscire dalla confort zone!

Jim Walmsley è un ultrarunner e ultratrailer americano, ma non uno qualsiasi uno abituato a vincere e a mietere record di specialità.

Nel 2018 ha stabilito il record della manifestazione Western State 100 endurance run, ha vinto il Carrera Alto Sil Gran Premio e il Trail del Lake Sonoma, è stato giudicato il miglior Ultra Runner dell'anno e la rivista Sport Illustrated lo ha inserito tra i 50 fittest athletes, gli sportivi con il fisico più atletico.
Questo solo per inquadrare il personaggio, uno specialista delle ultra e degli ultratrail in particolare.
A tanti basterebbe vincere ed essere il migliore nel proprio campo, ma non a Jim Walmsley  che è in grado di uscire dalla propria confort zone e mettersi in gioco.

Walmsley aveva annunciato l'intenzione di ottenere il pass per i trials olimpici e ci è riuscito disputando la mezza Maratona di Houston in 1h04" tempo limite per le qualificazioni. La gara è stata condotta in maniera regolare con una media di 3'02/km, il crono ottenuto è buono, ma non eccezionale, sufficiente per ottenere un 27° posto, lontano dalle prime posizioni in classifica a cui è abituato Walmsley, ma proprio questo rende Jim Walmsley un grande atleta. Un atleta in grado di mettersi in gioco in una specialità diversa dalla sua, cambiando metodo di allenamento, senza sentire l'ansia da prestazione o la necessità di affermarsi a tutti i costi.

Come afferma anche Francesco Puppi nella sua analisi, è difficile vedere un runner élite gareggiare in una competizione che non rientri nella sua specialità, difficilmente si vedrà un mezzofondista cimentarsi in una gara di corsa in montagna e viceversa uno specialista dei vertical correre in pista.

Per questo il risultato di Walmsley è importante, tutti dovremmo imparare a uscire dalla nostra zona di sicurezza e provare a cimentarci in qualcosa di nuovo, anche con il rischio di non riuscire, ma solo per il gusto di provare.




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