martedì 25 dicembre 2018

Andrea Scarpa era uno di noi. Se n'è andato durante una corsa

Andrea Scarpa mi sarebbe piaciuto conoscerlo. Scorrendo il suo profilo Facebook scopro tante affinità.
Sarcasmo su un certo modo di far politica, condivisioni su argomenti di carattere generale che seguo anch'io, Banksy per esempio di cui andrò a breve a vedere una mostra e di recente una vignetta la cui frase è tanto semplice quanto geniale che a qualcuno in privato ho detto che avrei voluto pensarla io.

Andrea Scarpa, 50 anni, era uno di noi. Non nel senso stretto della parola. Non era un runner che si spillava abitualmente un pettorale e forse non ha nemmeno frequentato mai realmente il nostro mondo, ma leggo da Il Piccolo di Alessandria che amava correre e per tenersi in forma correva abitualmente 3 volte la settimana. Sicuramente nell'ultimo anno ha corso più di me e sono certo di molti di noi che state leggendo.

La disquisizione tra jogger e runner è forse più una questione semantica, l'Amore per la corsa invece è trasversale e non ha bisogno di spiegazioni nè tantomeno di interpretazioni.

Ieri sera, 24 dicembre, è uscito a correre nelle campagne di Villa del Foro e Oviglio e purtroppo non ha fatto rientro a casa. Si pensa ad un infarto, così sempre su Il Piccolo. L'allarme da parte della moglie non vedendolo tornare a casa, le ricerche condotte dai Carabinieri, dai Vigili del Fuoco e dai familiari e la triste scoperta del corpo senza vita in una strada sterrata.

Andrea era uno di noi e mi sarebbe piaciuto conoscerlo.

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