martedì 27 novembre 2018

Rubano (a me) un premio. Me l'hanno "fatta" sotto il naso e non poteva che essere uno di noi

Domenica mattina ero a Trino. Lady Bio a circa 100 metri dal traguardo per fotografare i 520 podisti in gara, io a catturare le emozioni del traguardo e per gli scatti ai migliori di giornata appena conclusa la prova.


Nel mentre la 21 km era ancora in corso di svolgimento all'interno del mercato coperto si celebravano le premiazioni della corta.

Gianfranco Cucco 2° assoluto della Trino che corre mi incaricava di ritirare il suo premio. Oltre che essere atleta è anche dirigente di una squadra di calcio e doveva "scappare" per seguire i suoi in trasferta.

Gli organizzatori non avevano nulla in contrario e così alla chiamata di Gianfranco mi avvicinavo e ritiravo il premio. Credo fosse un borsone. In quel momento stavo facendo le foto e così ho appoggiato l'oggetto su un tavolo a non più di due metri alla mia destra. Qualche scatto, mi giro e il borsone era sparito.

Un impossessamento fortuito? Certamente no! Era un qualcosa di nuovo, incelofanato, era inequivocabilmente un oggetto delle premiazioni. Gente estranea alle gara sinceramente non ne ho vista ed è veramente insopportabile che uno di noi si sia rubato un premio peraltro dal valore non alto.

Ho informato Vanni Mussio, uno degli organizzatori, di quanto successo che avrebbe voluto dare un altro oggetto delle categorie come premio sostitutivo per compensare il fatto. Sono poi però andato via prima della chiusura dell'evento.

Purtroppo anche fra di noi e nel nostro mondo ci sono persone dall'integrità morale discutibile. La forma edulcorata è forse di troppo questa volta.

Immagine di copertina dimostrativa



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