Alle 7 di questa mattina in 400 sono partiti per raggiungere nelle migliori condizioni la statua di Leonida a Sparta con il classico bacio e abbraccio per alcuni del monumento che rappresenta la parola finisher per gli avventurosi ultra maratoneti! 246 km entro 36 h.
Il 2017 vide la vittoria del lituano Aleksandr Sorokin in 22h04'04" alla media di 5'23"/km. Tempo record per la polacca Patrycja Bereznowska che in 24h48'18" realizzò il nuovo primato del percorso in rosa. 6'03"/km di media per 246 km!
16 italiani in gara e seguiremo ovviamente anche Pablo Barnes. La sua Virginia è segnalata come italiana, alla fine chiederemo loro se è solo per la provenienza di residenza o se ha la doppia cittadinanza. FORZAAAAAAAAAAAAAA!!!
Virginia Oliveri
Lorena Brusamento
Manuel Viezzi
Filippo Poponesi
Carmelo Nucifora
Enrico Maggiola
Massimo Scrofani
Fabio Cascio Rizzo
Nerio Bartolini
David Calzolai
Massimo Sacanna
Cristiano Rollo
Michele Debenedictis
Antonio Nicassio
Giovanni Spinelli
Nicola Leonelli
SPARTATHLON LIVE
SPARATHLON FOTO
Quelle che segue è la descrizione della gara dal sito della manifestazione:
SPARTATHLON - International Historical Ultramarathon Race ATHENS - SPARTA 246 km
«Spartathlon» è una storica corsa podistica a distanza che si svolge a settembre di ogni anno in Grecia. È una delle gare ultra-a distanza più difficili e soddisfacenti del mondo per la sua storia e il suo background unici. La battaglia di Maratona del 490 aC, una delle più famose battaglie della storia mondiale, costituì un punto di riferimento e un punto di partenza nella storia della civiltà. Il trionfo del genio di Milziade e l'abnegazione dei suoi soldati fecero fuggire le orde di persiani e liberarono Atene e l'ellenismo dal massimo pericolo di sottomissione agli invasori barbari. Gli effetti della vittoria alla Maratona continuano ad influenzare il presente.
A causa di questa vittoria, Atene è stata in grado di ottenere un grande successo e lasciare in eredità i benefici della sua conoscenza, delle sue arti e delle sue virtù all'umanità. Duemilacinquecento anni dopo quella storica battaglia, un evento sportivo, inseparabilmente correlato ad esso, nacque in Grecia. Lo «Spartathlon» fa rivivere le orme di Filippide, un antico corridore di lunga distanza ateniese, che nel 490 aC, prima della battaglia di Maratona, fu inviato a Sparta per cercare aiuto nella guerra tra greci e persiani. Secondo l'antico storico greco Erodoto, Filippide arrivò a Sparta il giorno dopo la sua partenza da Atene.
Tutti i corridori sono attratti dall'unicità e dalla difficoltà della gara, nonché dalla modestia e dal rispetto degli ideali atletici imposti da una razza nota come «mitica»! Inoltre, oltre al suo aspetto atletico, «Spartathlon» è diventato un potente tributo da cui possono essere inviati veri e propri messaggi di amicizia e pace ai popoli della terra senza discriminazioni politiche o razziali.
Descritto come la corsa più estenuante del mondo, lo Spartathlon percorre strade accidentate e sentieri fangosi, attraversa vigneti e uliveti, sale ripide colline e, il più impegnativo di tutti, porta i corridori sulla risalita di 1.200 metri e la discesa del Monte Parthenio in punto morto di notte.
L'obiettivo di tutti i partecipanti è quello di coprire il corso entro il limite di tempo di 36 ore. Coloro che riescono a raggiungere Sparta hanno difficoltà a trovare parole per descrivere i loro sentimenti. «Spartathlon» deve essere vissuto. È un'esperienza molto personale in cui gli atleti sognano di partecipare.
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