La corsa è stata vinta dal giovane Alì Mahamat Hissein, originario del Ciad e adottato sportivamente e non solo dal Cus Pro Patria Milano. Il ragazzo parla solo un po' di francese, la curiosità di saperne di più è forte e ci si avvicina al podista che lo ha accompagnato, Tommaso Ravà.
Curiosando sul web si scopre che Tommaso, oltre ad avere una passione per la corsa è stato un pugile dilettante di ottimo livello nella categoria superwelters, ma stasera l'attenzione è per Alì.
Tommaso ci racconta una storia molto toccante: lo scenario è quello del Ciad, paese che conosce bene per la sua professione essendo uno dei titolari di Spazi d'Avventura specializzati in viaggi nel deserto e non solo (consiglio di dare un'occhiata al loro sito molto interessante per l'approccio etico), come tanti podisti appena c'è il tempo se ne approfitta per una corsa e durante una di queste ecco che si aggrega Alì, succede sempre che dei bambini e ragazzini seguano Tommaso, ma Alì ha qualcosa di diverso. Corre bene, non si stanca e durante l'allenamento continua a parlare senza affanno a 3'50". E' dotato.
Questo talento andrebbe coltivato ed ecco che nasce l'idea di farsi mandare da Milano un programma di allenamento. La scheda è preparata niente meno che da Giorgio Rondelli.
Alì in poco tempo vince una delle poche gare che ci sono nel suo paese. Rondelli riesce a farlo iscrivere alla StraMilano, ma come può arrivare in Europa un ragazzo poverissimo senza aiuti dalla federazione di atletica del Ciad anch'essa senza fondi?
Con la ricchezza più grande di un popolo: la solidarietà, in tantissimi si sono autotassati per dare una chance a uno di loro e pagare ad Alì quel volo che potrebbe cambiargli la vita.
Il ragazzo conclude la StraMilano in 1h09'49", a pochi secondi dal record nazionale del Ciad, mettendo in luce che le qualità ci sono, vanno solo affinate e portate alla luce.
Tommaso Ravà lo porta a casa sua, dove ora divide la stanza con i suoi figli, Rondelli lo allena insieme agli atleti del Cus Pro Patria Milano. Per il giovane ciadiano arrivano subito alcuni personali interessanti : 31'15" nella 10km della Tutta Dritta, 10.000m a Ferrara in 30'41"50, inferiore al tempo limite per partecipare ai Mondiali Junior, dove è poi giunto 16°.
Una piccola nota a Tempere, in Finlandia, dove si sono svolti i mondiali Alì è giunto grazie all'aiuto dell'amico Ravà e per ora la sua vita da atleta prosegue sempre grazie alla solidarietà, più qualche contributo per il materiale tecnico.
Alì ora deve attendere la documentazione necessaria per poter essere tesserato Fidal, nel fratttempo potrà partecipare a gare internazionali e a qualche podistica per consolidare la propria autostima, come suggerisce Ravà. Gli allenamenti intanto proseguono con volontà e determinazione, l'obiettivo che Rondelli e Ravà si sono posti è ambizioso, ma il ragazzo ha gambe forti e un grande stimolo tutte le persone che credono in lui che gli daranno quel quid in più per portare avanti il suo sogno.
Questo talento andrebbe coltivato ed ecco che nasce l'idea di farsi mandare da Milano un programma di allenamento. La scheda è preparata niente meno che da Giorgio Rondelli.
Alì in poco tempo vince una delle poche gare che ci sono nel suo paese. Rondelli riesce a farlo iscrivere alla StraMilano, ma come può arrivare in Europa un ragazzo poverissimo senza aiuti dalla federazione di atletica del Ciad anch'essa senza fondi?
Con la ricchezza più grande di un popolo: la solidarietà, in tantissimi si sono autotassati per dare una chance a uno di loro e pagare ad Alì quel volo che potrebbe cambiargli la vita.
Il ragazzo conclude la StraMilano in 1h09'49", a pochi secondi dal record nazionale del Ciad, mettendo in luce che le qualità ci sono, vanno solo affinate e portate alla luce.
Tommaso Ravà lo porta a casa sua, dove ora divide la stanza con i suoi figli, Rondelli lo allena insieme agli atleti del Cus Pro Patria Milano. Per il giovane ciadiano arrivano subito alcuni personali interessanti : 31'15" nella 10km della Tutta Dritta, 10.000m a Ferrara in 30'41"50, inferiore al tempo limite per partecipare ai Mondiali Junior, dove è poi giunto 16°.
Una piccola nota a Tempere, in Finlandia, dove si sono svolti i mondiali Alì è giunto grazie all'aiuto dell'amico Ravà e per ora la sua vita da atleta prosegue sempre grazie alla solidarietà, più qualche contributo per il materiale tecnico.
Alì ora deve attendere la documentazione necessaria per poter essere tesserato Fidal, nel fratttempo potrà partecipare a gare internazionali e a qualche podistica per consolidare la propria autostima, come suggerisce Ravà. Gli allenamenti intanto proseguono con volontà e determinazione, l'obiettivo che Rondelli e Ravà si sono posti è ambizioso, ma il ragazzo ha gambe forti e un grande stimolo tutte le persone che credono in lui che gli daranno quel quid in più per portare avanti il suo sogno.
E' di queste ore la partecipazione di Alì ai campionati africani sulla distanza dei 10000. Forza Alì!
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