giovedì 15 marzo 2018

Enrico Carminati. Una vita nel Podismo, GRAZIE Enrico!

Il campionato AICS è iniziato domenica scorsa a Casale. La prima vera notizia è che Enrico Carminati non sarà più un giudice delle gare dell'EPS per cui tanto si è speso.
Lo vedremo ancora a dare una mano nelle corse del Monferrato, ma non più come giudice di gara. Io credo che tutti noi gli dobbiamo un GRAZIE per il lavoro svolto in questi anni. Senza se e senza ma.

Quel che segue è un pezzo che ho scritto per lui per Il Monferrato in occasione dello speciale per la Stra Casale 2016:

Il podismo e le competizioni sono fatte di atleti, strade più o meno accidentate, percorsi immersi nella natura o sviscerati per le vie tortuose delle cittadine. Tutte, ma proprio tutte, vedono la presenza di un giudice di gara.

Da 20 anni e solo il numero merita rispetto, Enrico Carminati veste i panni del direttore delle corse della provincia di Alessandria. Classe 1954 di Pomaro è una figura imprescindibile dal circuito dell’ente di promozione sportiva AICS ed un punto di riferimento per molti. Atteggiamento solo apparentemente burbero e armato di penna e cartellini svolge con accuratezza il suo compito. 

La tecnologia forse gli verrebbe in soccorso per rendere più semplice il suo lavoro, ma Carminati è della vecchia scuola. Penna, foglio, fischietto e megafono all’occorrenza. Il suo punto di riferimento è stato, senza ombra di dubbio, il Maestro Colla. Giudice e deus ex machina del podismo provinciale per un trentennio fino alla sua scomparsa al rientro da una competizione, 12 anni or sono e da allora è il suo sostituto. Per capire quanto i due fossero legati basta presenziare ai vari memorial che si sono disputati o nelle ricorrenze il cui il Maestro viene celebrato. La voce di Carminati è rotta dall’emozione e con fatica porta a termine la sua lettura dedicata all’amico. Al Maestro.

Tutti lo conoscono come giudice, ma quanti sanno del suo passato da atleta? In una conversazione durante una corsa podistica, in attesa degli arrivi, E.C. si racconta. Ho iniziato a gareggiare nel 1973 con il GS Pomaro, ma nella mia carriera ho cambiato diverse casacche. Dalla squadra di Frassineto alla Croce Rossa di Mortara, dall’Atletica Valenza all’Avis Casale. Ero un buon passista – 
mezzofondista, mi mancava il cambio di ritmo e dovevo staccare i miei avversarsi mantenendo alti i ritmi. - Mentre parla il velo di emozione compare e il viso è più rilassato del solito. 

Potere dei ricordi di un tempo passato- . Continua… Oggi le classifiche sono disponibili e accessibili a tutti, allora non era così e la mia memoria non è così certa. Ricordo un 5000 mt in pista a Tortona sul filo dei 17’ e di un personale sui 10000 mt di 34’ e poco più. Le soddisfazioni maggiori però sono arrivate sulle distanze lunghe. 2:41’ nella maratona di Asti nell’80 o nell’81 per poi dedicarmi alle 100 km. Ne ho corse 5 nella mia carriera. 3 volte quella di Montagnana in provincia di Padova piazzandomi sempre nei primi 10 e 2 volte la Torino Saint Vincent giungendo 11° la prima volta in 8:45’ e 4° nella seconda con un tempo di 8:04’55”. – Unico tempo che ricorda con precisione, sintomo della grande soddisfazione a distanza di tanti anni -.  

Le curiosità sono tante e si vira sulle corse della provincia. Due competizioni ricordo con particolare piacere. La Novi Cabella e il Giro dei 32 che purtroppo oggi non si disputano più. Alla domanda a quale atleta del presente e del passato sia più legato, Carminati ci pensa lo stretto necessario per scorrere l’album dei ricordi di una vita. Beppe Tardito esclama! 

Lo ricordo quand’era bambino ed è ancora sui campi gara che da battaglia.  Vittorie in carriera? Qualcuna e quella più significativa è stata la corsa di Sartirana del 1981 dove battè i migliori interpreti del periodo. Gli atleti stanno per arrivare ed è ora di avvicinarsi alla linea di arrivo per svolgere ancora una volta il suo lavoro di giudice che certamente lo gratifica anche se la stanchezza del tempo trascorso si fa sentire. Ogni anno è l’ultimo, ma a gennaio alle prime corse è ancora lì pronto a dare il via e a emozionarsi ancora una volta.

Non ci sono archivi così lontani nel tempo per scoprire date e tempi precisi, ma in provincia il tortonese Matteo Piombo è la memoria storica del podismo. Qualche dato certo riusciamo a scoprirlo grazie ai preziosi archivi di Piombo. Si trova un 2:40’ in maratona a fine anni ’70, un 15984 mt in una frazione dell’ora in pista a Novi Ligure nel 1982 e un titolo provinciale master sui 10000 mt in pista a Tortona nel 1983 in 36’15”4 quando battè Giuseppe Morale. Il figlio, Filippo Morale, è un’attuale promessa del mezzofondo alessandrino.

La chiusura di carriera definitiva nel 1996 quando venne fermato dai medici per un problema cardiaco e non gli fu rinnovato il certificato medico, anche se le ultime competizioni risalgono al 1994. Da quel momento è per tutti il Giudice Carminati



2 commenti:

  1. Grazie Carminati!
    Domenica scorsa, prima della partenza del Trofeo Avis, ho ripensato alla preghiera del podista che spesso recitava durante le manifestazioni, con grande emozione.

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