martedì 14 novembre 2017

Debacle sportive, conti in rosso . Siamo al punto di non ritorno?

Ieri sera tra il grande fratello e la partita ho fatto la scelta di vedere Report, certo senza la Gabanelli manca qualcosa, direi il leader carismatico, ma come giornalismo d'inchiesta resta un mio personale punto fermo.


Questo per dire che questa mattina dopo una serata senza social mi sono ritrovato nello psicodramma (!?) calciofilo. L'arrabbiatura di alcuni, il beffeggio di altri e la grande fantasia di chi propone immagini divertenti. Di copertina quella de La Gang degli atleti disagiati.

Il problema che però passa sempre inosservato quando si parla di bilanci e non interessa direttamente il mondo degli sport di massa, l'ha posto Il Fatto Quotidiano. Un articolo nel cartaceo di ieri dove si evidenzia la difficoltà di più della metà delle federazioni dello sport con il bilancio in rosso. Certe in situazioni davvero da bancarotta. Ciclismo, Rugby e Golf le più con la spia fissa. Quella della Fidal lampeggia. I dati sono riferiti al 2016, ma il disavanzo complessivo di 23 federazioni ammonterebbe a 11,7 milioni di €.

Lo sport italiano quindi non solo è in grave difficoltà internazionale su più fronti, ma si scopre anche non in buona salute dal punto di vista economico.

E' chiaro che il calcio non sia l'Atletica Leggera, nè per investimenti nè per interesse di massa e l'appello è dunque per il nostro mondo e per quello di chi non ha solitamente visibilità. Qual è la medicina? Conti in rosso significa impossibilità di progettare e senza investimenti non si può pensare di progredire. Chi ha mezzi con idee concrete proponga nei giusti livelli una soluzione perchè a leggere Il Fatto Quotidiano e i risultati imbarazzanti di questi anni sembra che il punto di non ritorno sia stato valicato..


2 commenti:

  1. beh, la situazione della fidal direi che a noi praticanti è più che nota.....

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  2. Non sono del tutto d'accordo. I conti in rosso sono solo un indicatore, ma abbiamo vinto un mondiale di calcio in un periodo, a livello economico, forse peggiore. In più se guardiamo le cifre, parliamo di cifre ridicole. Meno di 12 milioni di euro per tutte le federazioni. Rispetto a quanto muove il Coni è una cifra ridicola. Parliamo di uno stipendio annuo di un top player di serie A di calcio. Sia per Fidal che per FIGC ci vuole un cambio generazionale al vertice. Se fallisci vai a casa, non fai due mandati di presidenza collezionando una medaglia di bronzo nella marcia ai mondiali o 2 eliminazioni al primo turno e una mancata qualificazioni ai mondiali di calcio.

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