La data di domenica 29 gennaio l'avevo segnata da tempo sul calendario perchè intendevo in quella domenica fare l'unica gara-test invernale in questo inverno in cui mi sono proposto di dedicarmi quasi solo all'allenamento nell'attesa della ripresa delle gare a marzo; la scelta è caduta sulla prova dell'Ammazzainverno (calendario invernale del circuito novarese – fratello minore della Gamba d'Oro che copre il periodo da marzo a ottobre) a S.Cristina di Borgomanero.
Gara di 7
km circa ( 7,3 diranno i corridori dotati dei potenti mezzi tecnologici al
polso che mi ostino a non usare). Percorso collinare tra i boschi attorno alla
frazione con ampi tratti ancora un po' gelati.
Mi aspettavo, visto il periodo e la temperatura, la classica
gara da 100-150 iscritti alle quali siamo abituati in provincia e invece
arrivo alle 8,30, un'ora esatta prima del via e gli iscritti avevano già
superato i 300 e continuava ad arrivare
gente.
Impensierito dalla lunga coda che mi avrebbe aspettato alle
iscrizioni vengo subito smentito; nel salone del bar-ritrovo le società locali
hanno ciascuna un banco per raccogliere le iscrizioni dei propri tesserati e mi
ritrovo al banco per gli “stranieri” con altre due persone, in 2 minuti la
pratica dell'iscrizione è sbrigata! Costo dell'iscrizione 2 (DUE) euro, senza
riconoscimento, ampiamente ripagati da un super ristoro finale.
Premiati il primo uomo e la prima donna -STOP – e premi ai 15 (QUINDICI) gruppi più numerosi.
Ragionando con gli schemi nostrani penso, prima del via, che il livello non
sarà granchè con così pochi premi assoluti. L'ordine d'arrivo mi smentirà
ancora una volta visti i primi due classificati, Guglielmetti e Medina, due che
viaggiano parecchio veloce.
Inutile osservare che non è stata fatta la minima distinzione
tra fidal- eps e sigle varie e per quel che ricordo dalle gare della Gamba
d'oro che ho fatto lo scorso anno mi risulta che nemmeno in quel circuito
valgano queste distinzioni.
Tornando a casa mi chiedevo quali fossero i motivi di una
partecipazione tanto massiccia che a fianco ai podisti vedeva anche numerosi
camminatori (Nordic Walking e non) e che alla quantità unisse anche una buona
qualità nelle parti alte della classifica; poi Fausto mi fai la stessa domanda ed ecco che proviamo a dare qualche risposta.
Credo, innanzitutto che non si debba pensare a modelli
esportabili, ogni realtà ha le sue peculiarità, i suoi corridori, i suoi
dirigenti e le proprie storie; allo stesso tempo si resta stupiti di un simile
movimento a soli 50-60 km da casa nostra.
Il costo dell'iscrizione estremamente popolare, 2-3 euro,
sicuramente è una scelta vincente.
La presenza del “movimento dei camminatori”, che sono davvero
tanti, è data per assodata, senza la necessità di inserire nel volantino o nel
regolamento la possibilità di partecipare per chi ama solo camminare.
Se i premi assoluti solo al primo uomo e alla prima donna non
diminuiscono la qualità dei partecipanti, come abbiamo visto, credo che la
scelta vincente sia quella che punta ai premi abbondanti a tutti i gruppi con
almeno 15 iscritti, con relativa classifica per punti alle società alla fine
del circuito di gare; questo sprona tutti a portare alle gare il maggior numero
di iscritti, siano essi atleti da alta classifica o semplici camminatori al
seguito del familiare che corre.
Consultando i calendari, poi, è davvero molto raro che nel
novarese alle gare della Gamba d'oro e dell'Ammazzainverno si sovrappongano
altre gare.
Credo che siano queste le scelte che permettono di vedere
ogni domenica da quelle parti un numero
così alto di partecipanti.
Per quello che riguarda il mio test personale sono più che
soddisfatto, settimo classificato, sicuramente correre in mezzo a tanta gente
fa andare più veloce.
Ammazzainverno, Santa Cristina di Borgomanero (NO), km. 6.0, ALL'ARRIVO
Il 5 febbraio si corre la STRAMAGENTA
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Il 12 febbraio la Corsa in Giallo |
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