E’ una manifestazione inventata da un’apposita commissione a fine stagione 2005, col preciso scopo di rilanciare l’interesse verso le gare Fidal provinciali.
Conteggia tutte le manifestazioni federali stagionali, e non
ha mai cancellato i campionati specifici di specialità (maratonina, cross,
corsa in montagna).
Ha perso un po’ prestigio nelle stagioni recenti in cui a
fine anno i vincitori non sono stati premiati. Tanto che sembrava quasi sul
punto di scomparire.
Ricalca un po’ quello che era l’Atleta dell’Anno Fidal
varato nel 1998 e che per alcune stagioni (fino al 2003) ogni anno premiava in
pratica gli atleti che facevano il maggior numero di manifestazioni provinciali
federali.
Anche quella manifestazione doveva incentivare la
partecipazione alle gare Fidal alessandrine. Ma allora la premiazione era più
cospicua a assegnò tra l’altro un viaggio a Parigi, cronometri da polso
digitali di valore e medaglie d’oro.
Ma era una manifestazione complessa e macchinosa nel
regolamento, così non ha mai preso davvero l’attenzione di chi faceva attività.
Un'altra cosa sono invece i campionati provinciali singoli,
che assegnano il titolo in quella gara. Storici sono soprattutto quelli su
pista, che purtroppo da diversi anni la Fidal regionale ha cancellato,
riunendoli tutti insieme in un'unica data e unica sede. Scelta che ha tolto
un’occasione di gareggiare in pista a molti atleti, che aspettavano
quell’appuntamento per cimentarsi in prove di velocità, salto o lanci.
Un po’ di storia
Nei primi anni settanta i campionati provinciali Fidal erano
praticamente solo due, la corsa campestre e la pista. Si svolgevano entrambi in
prova unica, e li chi vinceva era campione provinciale. Su pista i campionati
erano divisi in due settori, come tutta l’attività Fidal di allora.
Le gare giovanili (ragazzi A e B, allievi) quindi da 11 fino
a 17 anni)
Le gare per assoluti e cioè Juniores (18-19 anni) e
Seniores (da venti anni in su) Non
esisteva la categoria promesse.
La grande differenza rispetto ad oggi è che gli allievi
erano una “categoria giovanile” mentre oggi sono insieme agli “assoluti” (pur
avendo limiti per fare certe gare, per esempio non possono correre la
maratonina).
Nel cross era una gara singola, e al primo di ogni categoria
veniva assegnato il titolo.
Amatori e veterani
Nei primi anni ottanta venne istituita la categoria amatori,
da venti anni in su. Così iniziarono a venire organizzata campionati
provinciali per queste categorie.
La divisione era tra amatori (sotto i 40 anni) e veterani
(sopra tale età).
Ogni anno tra pista, strada, cross, maratonina e corsa in
montagna si assegnavano tanti titoli. L’attività in provincia venne lanciata
dal maestro Colla, che all’epoca era il fiduciario provinciale Fidal e che
organizzò gli amatori e veterani in maniera molto efficiente.
Dopo il 1989 ci fu un periodo di minor interesse e i
campionati provinciali, pur se sempre assegnati, erano meno seguiti dal
movimento amatori.
Prendeva piede l’attività su strada, soprattutto di enti di
propaganda. Fino a quell’epoca era stata caotica e non molto organizzata.
C’erano stati dei tentativi di calendari e manifestazioni, ma solo dal 1989 in
avanti divenne più concreta. Anche qui grazie a Colla passato nel frattempo
all’Aics.
Nel 1996 la Fidal provinciale, con presidente Franco Balza,
decise di gestire con maggiore attenzione il movimento master. Venne così
varata una manifestazione denominata “atleta dell’anno” che doveva nelle
intenzioni premiare i più assidui all’attività. Non i soliti noti, che vincevano
le gare, ma chi partecipava sempre e finiva magari nel gruppo.
L’atleta dell’anno aveva anche una premiazione
significativa, tanto che vennero assegnati viaggi a Parigi, cronometri da polso
di marca, medaglie d’oro e altro.
Nel 2005 nuovo ripensamento, e ricerca di nuova formula.
Stavolta si nominò una commissione formata da atleti praticanti da anni, che
inventò il “campionato provinciale di corsa”, la attuale manifestazione.
Esso comprendeva tutte le gare provinciali Fidal e premiava
a fine anno i migliori di ogni categoria.
Non vennero però mai cancellati i campionati specifici di
corsa campestre, corsa in montagna, maratonina e altre specialità, che
restarono assegnando la maglia di campione al solo vincitore di ogni categoria.
Purtroppo per la pista, che pure assegnava i suoi titoli in
ogni gara prevista, la federazione regionale ha deciso di accorparli tutti in
unica data a unica sede. Togliendo a questa manifestazione ogni valore. Nessuno
andrebbe fino a Giaveno, Luserna o anche solo Santhià o Torino per vincere il
titolo di campione provinciale dei 100 metri. Ma lo farebbe se magari la gara
fosse ad Alessandria o Novi Ligure.
Restarono su pista solo i titoli di 10000 metri, miglio e
staffetta 5000 metri in due, gare che si svolgono per fortuna ancora nella
nostra provincia e anche con buon seguito.
Del resto la pista ha sempre avuto una forte attrattiva per
il mondo amatoriale e master, prova ne è che tra il 1998 e il 2004 si disputava
un trittico di mezzofondo Fidal in tre prove, con distanza unica ogni sera. Le
gare erano 3000, 5000 e 10000 metri e in ogni meeting si disputavano sempre
almeno tre serie, con un massimo anche di 80 concorrenti totali.
Va ricordato che in anni in cui non era sempre facile avere
impianti disponibili, queste manifestazioni avevano luogo anche sulla pista in
cemento di Arquata Scrivia. Grazie alla collaborazione dell’indimenticato Ezio
Punta, un validissimo dirigente e atleta che ha sempre avuto una grande
sensibilità per l’attività su pista.
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