venerdì 12 agosto 2016

Rio 2016, l'impatto Emotivo della 1^ settimana

Prologo. NON è un post d'informazione. Solo le mie sensazioni di getto scritte in un pomeriggio in cui, come spesso accade, sento la necessità di scrivere.

E' la prima Olimpiade che seguo in cui esiste il Cortile Bio Correndo e come tanti podisti e sportivi sto facendo una indigestione di immagini da Rio con Rai2 sempre sintonizzata. La prima settimana è andata ed è stata miscela di emozioni come solo le Olimpiadi sanno regalare.

Cerimonia d'apertura
Tutto ciò che avviene dopo le 23:30 lo vedo nelle repliche del giorno seguente, il ritmo della vita quotidiana non può essere sfalsato dalla mancanza di sonno per vedere live gli eventi. Variopinta come sempre la sfilata delle nazioni, il momento clou è stata l'accensione del braciere olimpico. A sorpresa l'ultimo tedoforo è stato Vanderlei de Lima, che ben ricordiamo alla Maratona di Atene "intercettato" da uno squilibrato mentre era in testa alla corsa poi vinta senza se e senza ma da Stefano Baldini. Quasi irriconoscibile 12 anni dopo. Emozioni.

Al primo Amore..
Questa è la mia settimana, quella del nuoto. Ho certamente più parametri per valutare tempi e prestazioni rispetto all'Atletica di cui so poco o nulla. Il Podismo, quello di cui mi occupo in questo spazio web, è tutt'altra cosa. Il dispiacere per non seguire le finali in diretta è grande, anche perchè non sempre ho la possibilità di vedere le repliche e così rimangono dei numeri sulla carta stampata che indicano si il valore di una finale, ma non il succo della gara, la dinamica. Emozioni mancate.

Chiudo gli occhi e mi lascio trasportare dal ricordo che mi ha lasciato la vasca di acqua clorata. D'istinto dico Phelps, Cupping, Efimova, Ledecky, Detti e ovviamente Federica Pellegrini

Il Cannibale di Baltimora è tornato a gareggiare e lo ha fatto a modo suo. Come? Vincendo! 4 ori olimpici e non è ancora finita. 22 complessivi nella sua straordinaria e forse ineguagliabile carriera. I segni sul suo corpo hanno ingenerato curiosità, per poi scoprire che si trattava di cupping. Una tecnica antidolorifica che prima di queste Olimpiadi non avevo ancora sentito.

Dell'Efimova invece sono rimasti i fischi, quelli a lei riservati dagli spalti, essendo stata ammessa all'ultimo secondo dopo lo scandalo (per chi è uno scandalo?!) del doping di stato in Russia. Ad ogni suo ingresso in vasca un suono solo, quello di disapprovazione.

L'Americana Ledecky capace di abbassare di quasi due secondi il record del mondo dei 400 mt portandolo a 3'56"46. Una forza della natura! Chi aveva detto che i record gommati erano imbattibili nel breve periodo si sbagliava. Ops, ero uno di quelli!

In casa Italia Gabriele Detti ha riportato una medaglia olimpica nei 400 sl dopo l'era di Rosolino, ormai preistoria natatoria. Una soddisfazione, anche se poi però siamo naufragati nella 4x200 sl dove si dice che sia il termometro della condizione di una squadra

Il nuoto italiano è nel bene e nel male Federica Pellegrini. Si potrebbe scrivere un libro sulla sua storia fatti di alti pazzeschi e tonfi inaspettati. Non è certo stata la sua Olimpiade e il 4° posto è una sconfitta cocente. Saprà rialzarsi? O l'età inizia a non essere dalla sua? Lo scopriremo nei prossimi mesi, certo è che un GRAZIE per tutto quello che ha fatto e ha regalato al nuoto italiano glielo si deve. Eccome! Ed è grazie a lei e alla sua generazione che nel mondo abbiamo potuto alzare la voce nel nuoto fra le corsie. Emozioni.

Le altre discipline
Scorrono le immagini nella mia mente mentre scrivo, non voglio cercare i risultati. Non è un post informativo, ma una valanga di Emozioni di questa prima settimana brasiliana. Vedo la caduta rovinosa di Nibali, lo zigomo fratturato del pugile Mangiacapre, vedo i ginnasti volare, saltare e roteare lasciandomi a bocca aperta! Ho la pelle d'oca per la vittoria di Cancellara nella cronometro. Guardo con piacere il beach volley con la Sky Ball di Adrian Carambula e l'elasticità di questi atleti. Con meno piacere osservo la pallavolo diventata di una fisicità pazzesca. Forza e tecnica certo, ma l'elemento forza sembra decuplicato come importanza dalle ultime partite viste e di tempo ne è passato, forse mi sono perso questo evoluzione che magari è stata graduale

Ancora...
L'argento a 46 anni di Giovanni Pellielo alla sua 7^ Olimpiade, quello della Dallapè e della Cagnotto che vale "platino", la social delusione della Errigo nel fioretto femminile...

Il mio 10 cum laude va però a Elisa Di Francisca, 2^ nel fioretto individuale, altro prodotto della scuola Jesina, si è presentata alla premiazione con la bandiera dell'Europa. Un gesto forte quanto inaspettato. Simbolo di unione dei popoli in un momento difficile dal punto di vista internazionale. Atleti Pensanti!



E ora? Ora continua la visione di sport la cui visibilità è confinata alle Olimpiadi e la spia ON si accende sull'Atletica... da alessandrino, da piemontese: FORZA VALE!





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