domenica 14 agosto 2016

Gregorio Paltrinieri, la responsabilità dei numeri 1

La solitudine dei numeri primi è un libro che catturò le mie attenzioni qualche anno fa e mutuandone il titolo e trasformandolo per l'occasione può diventare: La responsabilità dei numeri uno.
Gregorio Paltrinieri è arrivato a Rio con la forza di essere il n° 1 al mondo dei 1500 mt, la distanza più lunga nel nuoto fra le corsie. Vincere. Questo tutti si aspettavano da lui. Vincere perchè è il campione mondiale in carica, Vincere perchè non ha rivali, Vincere perchè altro non può succedere.

Quante volte sarà passato per la mente per il 21enne di Carpi il pensiero DEVO VINCERE con un minimo di apprensione, perchè "devo vincere" può essere un moto di carica, ma anche uno stress che alla lunga può diventare contro producente se non deleterio.

Questa notte invece Gregorio, Greg, ha mantenuto i nervi saldi, ha vinto e l'ha fatto a modo suo. Gara di testa, senza mollare di un cm dal suo ritmo e per un momento si è anche pensato che potesse battere il record del mondo. Crono finale 14:34:57 e per chi come me è cresciuto con il mito di Salnikov e del primo muro dei 15' abbattuto è un crono formidabile! 

Per rendere la notte brasiliana del nuoto azzurra o nera con un 7, scusate ma non mi piace proprio la divisa italiana, ci ha pensato Gabriele Detti, 3° e podio olimpico per 2/3 nostrano. Un solo GRAZIE RAGAZZI per un'Emozione a 5 cerchi

Foto dal sito di Eurosport

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