lunedì 2 novembre 2015

Alluvioni Cambiò, la bellezza della pianura di PM Gallo

Eccoci qui ancora una volta, per chi è interessato, a raccontare la nostra avventura podistica, in questa prima domenica di Novembre. Siamo ad Alluvioni Cambiò per la 30^ edizione  della Camminata di S. Carlo. Sole e clima non freddo ad accogliere me e l’amico “Maurone” Nervi.
Sono passate da poco le 8 e non ci sono ancora tanti podisti in giro. Iscrizione con poca coda, cipolle o patate come pacco gara, apprezzato, assieme ad un opuscolo della Sagra di Agosto, anche lui apprezzato perché racconta la storia di questo antico paese. Qualche saluto e via a cambiarmi. Incontro l’amico “Rac” Giancarlo. Due chiacchiere ed un po’ di riscaldamento insieme. Io “devo” fare almeno 3 km sennò i muscoli o i tendini o qualcosa d’altro nella gamba sinistra mi frega dopo un paio di km. Saranno le “primavere” Chissà! Ci si allinea e si parte. Strano ma il fischio di Carminati ci coglie sempre di sorpresa. Della “mia” siamo pochi, mancano i genovesi. Vedo Francesco Gavuglio e Pier Mario Sasso. Uno mi dice che non è molto in forma. Vero perché nelle ultime gare è andato così così, l’altro mi informa che sono 10 giorni che non si allena… lo vedremo subito dopo il via. Partenza in asfalto e leggera discesa, primo km a 4’24”… bene ma troppo forte visto che sono gia davanti ai “miei”. Arriva quasi subito la salita sull’argine. “Questa è la salita più dura “ sento dire da qualcuno ed è vero. Ma lo sterrato è sempre difficile da interpretare, non restituisce quasi nulla, bisogna sempre spingere. Davanti, già molto avanti vedo i nostri “top” che sembrano volare, beati loro!!! Cerco di prendere un ritmo che non mi metta in crisi e ci riesco. Davanti ad una trentina di metri “Doc” Mondavio che oggi mi sembra in forma. Sempre argini sino al 5° km dove c’è il ristoro. Dovrei bere, ma non ne sento il bisogno e mi butto in una breve discesa. Ora sono in un gruppetto con Grillo, Torti e Mondavio e qualcuno di cui non conosco il nome. Siamo un po’ sgranati con le distanze che si allungano o accorciano  a seconda del ritmo che si riesce a tenere. Si va avanti così sino al 7° km quando finalmente appare il cartello dei meno 3. Strada bella in piano quasi perfetto. Si intravede il paese in lontananza. Meno 2 km ed il nostro “trenino” continua pressoché compatto. Becchiamo uno dei Maratoneti Capriatesi, non so il nome, lo superiamo e tiriamo dritto. Torti rimane un po’ indietro e Grillo un po’ avanti. Io sono con Doc Mondavio a volte lo affianco, ma se accelera il passo me ne sto dietro senza farmi “tirare”: Penso che se mi arriva davanti va bene perché siamo di categorie diverse. Lo affianco e gli dico di stare tranquillo perché non ho nessuna intenzione di fare delle volate. Neppure lui. Alla fine gli arrivo davanti ma non per merito mio, forse ha mollato leggermente infatti i miei ultimi cento metri sono da 4’43”…i più lenti di tutta la gara. Sono contento del tempo 46’32” per 10.1 km con due 5000 identici. Di categoria sono primo, ma è più importante aver corso bene senza “dolorini strani”. Trovo Maurone molto contento. Andiamo al ristoro che non è certamente “abbondante” ma va bene così. Ha chiuso in poco più di 42’, bravo, sta migliorando in questo fine stagione. Premiazioni rapide, una coppa ed una bottiglia di buon vino “condita” dalla solita foto di Fausto stamattina non in gara. Un pensiero per finire, anzi due. Bella gara con percorso ben segnato e presidiato, primo commento. Mi sarebbe piaciuto che i km fossero tutti segnati e non solo gli ultimi 3 secondo commento. Trentesima edizione, un bel traguardo complimenti!!!! 
Pier Marco Gallo


                                              

2 commenti:

  1. leggere PM Gallo è come rivivere la corsa. Con le stesse emozioni di tutti i suoi scritti .

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  2. Questo è proprio l'intento del racconto della sua gara!

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