sabato 31 ottobre 2015

La Sportellata della FIDAL agli EPS

La Fidal il 6 ottobre ha emesso una nota che ha spiazzato chi l'ha letta vista la portata delle modifiche e del cambio di direzione netto preso dal Comitato Nazionale della Fidal durante il Consiglio Federale del 25 settembre. 

Diversi podisti che rivestono il ruolo anche di organizzatori mi han chiesto cosa ne pensassi e se in un primo momento ero titubante se scriverne, per il mio ruolo di "blogger della sagra dell'acciuga", ho deciso di esporre il mio pensiero che come tale è da considerarsi personalissimo e può anche non corrispondere alla realtà dei fatti.

Attualmente vige una convenzione tra Fidal e gli EPS (Uisp, Aics ecc) che l'hanno firmata che scadrà a fine maggio 2016. In questo atto sostanzialmente si disciplinano le due realtà sui territori FIDAL e EPS per quanto concerne le competizioni. Anche se c'è poi stata un'interpretazione locale della convenzione, possiamo dire che è stata una prima forma di dialogo che ha portato a delle regole scritte. Certo andava affinata, ma ecco che la nota della FIDAL del 6 ottobre cambia le carte in tavola. Ecco cosa prevede:

1) Dal 1° giugno 2016, per partecipare a manifestazioni sotto l'egida Fidal, bisognerà essere obbligatoriamente tesserati con la Fidal o essere in possesso della Runcard, novità del 2015 che ha sostituito il tesserino giornaliero

- Il mio pensiero: Evidentemente è una porta chiusa a doppia mandata verso il rinnovo della convenzione. Mettendo il vincolo del tesseramento alla Fidal, per le sole gare della federazione, quale EPS si siederebbe ad un tavolo? A livello locale (alessandrino) spesso si sente parlare di tentativi di creare un calendario unico e una svolta del genere crea una preclusione al dialogo. Sempre dalle nostre parti e nelle province dove c'è un buon movimento di gare degli EPS, gli organizzatori che vorranno mantenere le gare Fidal o decidere di avere l'egida della Federazione, dovranno considerare che i tanti podisti affiliati ad un EPS, privi di tessera Fidal, non potranno partecipare, se non come non competitivi.

2) Dal 1° gennaio 2017 le gare di mezza maratona e maratona potranno essere inserite solo nel calendario nazionale e non potranno più essere organizzate gare provinciali/regionali che si disputano su tali distanze. 

- Il mio pensiero: Forse la mossa creerà maggior visibilità alla Maratona o Mezza X, ma scommetterei su un aumento dei costi per gli organizzatori e di conseguenza sui podisti

CLICCA QUI per la Nota Ufficiale

Come rimarcato più volte, questo è il mio pensiero e potrebbe non corrispondere alla realtà nell'applicazione della nota. Certo è che ci saranno altri comunicati della federazione per i tanti quesiti che verranno posti dalle società affiliate

3 commenti:

  1. Ciao Fausto come VicePresidente di un gruppo podistico che è affiliato a UISP dico la mia .
    Io spero sia una loro solita manovra "politica" che finirà in niente come al solito...
    La FIDAL stessa non posso credere che non si renda conto di quanto perderà senza le nostre iscrizioni!
    Caleranno sensibilmente le iscrizioni alle mezze e alle maratone solo questo con aumenti nei costi delle iscrizioni, Che senso ha?
    Nuove società affiliate alla fidal???
    Personalmente io rispondo NO.
    Quando da scelta una cosa passa ad obbligo la situazione cambia....
    Prima di affiliarmi alla Fidal da"obbligato" allora vado a correre per i fatti miei , tanto chi si sente il nuovo Baldini a 45 anni (master Fidal) alla fine il lunedì va a lavorare come il sottoscritto con una differenza che io dopo aver corso con i miei compagni/amici sicuramente mi sono fermato a fare uno dei nostri famosi "terzo Tempo" il Master sarà più gratificato a livello agonistico ma forse ha perso un po il senso della nostra passione fatta a livello amatoriale.
    La cosa mi amareggia molto perchè si vuole esasperare e rovinare un movimento che sta crescendo anno in anno....
    ma in Italia siamo pieni di esempi non stupiamoci!
    Vorrà dire che le mie mezze e maratone andrò a farle all'estero dove non c'è obbligo di nulla se non di un certificato medico agonistico sportivo.
    Meditate gente ...meditate

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  2. Una riflessione che in tanti condivideranno. Un "obbligo" fa scappare le persone e poi resteranno le mezze e maratone degli Eps come quella di Castellazzo per esempio. Stiamo alla finestra e vediamo cosa succede!

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  3. E' una vergogna..la fidal ogni anni fa un passo indietro verso questo sport...cerca in tutti i modi di racattare piu soldi possibili...oggi la corsa e un business..lo sanno gli organizzatori di gare e ancor piu la fidal....per poi offrire quali servizi?e' 30 anni che sono tesserato e va sempre peggio.la fidal dovrebbe aprire le porte al mondo amatoriale non chiuderle.....per non parlare dei costi per avere una società fidal.....ma tutti sti soldi dove vanno???

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