Le date sono importanti e per me il 13 maggio ha un valore particolare. Il primo approccio con una corsa podistica. Una corsa scriteriata, ma da allora, in modi diversi, mi accompagna ogni giorno.
Ecco quello che scrissi e che venne pubblicato sul sito degli Amici Amatori Nuoro nel 2008. Nel rileggerlo mi sembra incredibile che siano passati 9 anni! Nella foto una corsa con i colori del Guilcer Team di Ghilarza al Trofeo di Ozieri del 2008
Ecco quello che scrissi e che venne pubblicato sul sito degli Amici Amatori Nuoro nel 2008. Nel rileggerlo mi sembra incredibile che siano passati 9 anni! Nella foto una corsa con i colori del Guilcer Team di Ghilarza al Trofeo di Ozieri del 2008
13 maggio ’06 - Da jogger a
runner –
Ci sono varie correnti di pensiero per definire quando una donna o un
uomo da jogger diventa runner.
Disquisizione perlopiù a stelle e strisce, ma vista la ricorrenza mi piace
esporvi quella secondo me più incisiva.
Un jogger diventa runner nel
momento in cui spilla per la prima volta il pettorale sulla t-shirt
Semplice, banale, forse riduttivo ma credo che sia proprio ciò che sia
successo a me il 13 maggio ’06. Dopo 10 anni di inattività agonistica, dopo una
frequentazione sporadica negli ultimi due anni di una palestra di Body Building
e aver trascinato il mio corpo a correre per 2-3 volte la settimana per non più
di mezz’ora ecco che qualcosa cambia.
Nel febbraio di quell’anno nella caserma in cui lavoro ad Abbasanta
iniziò a girare la voce che sarebbe
stata organizzata una corsa. Con estremo disinteresse ne presi atto e a chi mi
chiedesse se volessi partecipare rispondevo: “ Corro perché sono goloso, non ho nessuna intenzione di allenarmi
seriamente, le gare sono l’ultimo dei miei pensieri ”
Beh, non potevo non sottolineare ciò che andrebbe annoverato nelle
ultime parole famose! E con il senno di poi sarebbe stato Amore a prima vista.
Sempre in quel febbraio venni mandato per 20 giorni a Torino per le
Paralimpiadi invernali e lì grazie allo splendido scenario del parco Ruffini,
al tempo libero da impiegare senza amici e parenti, iniziai a correre 40’ per 3-4 volte e il
penultimo giorno nel capoluogo corsi per un’ora arrancando dietro un signore
attempato a cui devo aver fatto molta pena!
Ritornai sull’Isola e ripresi la solità mezz’ora, ma ad aprile venni
convinto, sfinito dalle insistenze di un altro “cagnofilo”, a partecipare e così iniziai ad aumentare il
minutaggio e i giorni di corsa. Ero totalmente privo di qualsiasi rudimento
della corsa e così il 13 maggio ’06 eccomi sulla linea di partenza, nervoso,
estremamente nervoso, accaldato dal primo giorno veramente caldo della stagione
e incosciente, forse folle. Perche?! 10.000 mt come prima gara, nessuna preparazione,
nessuna idea di cosa m’aspettasse, partenza shock, stile bimbi che sprintano da
subito, insomma il primo km “clicco” il mio arcaico orologio/cronometro a 3’45”
e chiusura a 43-44’ ;
non fermai il cronometro tanto ero suonato!
Se ci ripenso mi viene da ridere ma allora sì che stramaledissi chi mi
spinse a quella orrenda esperienza. Così disperato che iniziai a correre con
costanza e dedizione tanto da essere qui a festeggiare con voi i miei primi due
anni da runner.
Fausto D.
Grande, grandissimo post, Fausto. E anche tu, che sei riuscito a valorizzare le tue potenzialità notevoli, davvero tanto... A parte che nella foto sembri un muscoloso velocista come si vedono alle Olimpiadi in TV... Ora ti vogliamo rivedere con lo spirito del Vero Runner quale tu sei! Ciao, Mariano
RispondiEliminaGrazie Mariano, ormai ho preso la via del racconto delle corse degli altri.. Le mie fanno pena e dopo 9 mesi non posso correre più di mezz'ora che tornano i dolori!!
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