giovedì 19 marzo 2015

Il Grandangolo di Pier Marco Gallo

BENE LA CORSA DELLA MIMOSA DEDICATA ALLE DONNE
La probabilità di pioggia abbondante ha messo in forse sino all’ultimo lo svolgimento della 2^ “Corsa della Mimosa” programmata in città per domenica mattina, ma alla fine tutto è andato per il meglio e la gara si è svolta regolarmente.
Sotto l’egida UISP/Ovada in Sport, con il Patrocinio dell’Amministrazione cittadina e l’indispensabile assistenza sul percorso della Polizia Locale e dei Volontari della Protezione Civile tutto si è “filato liscio” sul percorso di gara che si è snodato lungo le vie del centro e nel parco del Castello. Una novantina tra competitivi e non al via  in Piazza Bollente. Al maschile ancora un successo dei portacolori Solvay con la vittoria di un Gabriele Astorino davvero super che ha chiuso gli 8 km  in 26’25” davanti al pur bravo Gianluca Catalano SAI Al 26’51”. Terzo gradino del podio per Diego Picollo Maratoneti Genovesi/Ovada in Sport 27’02”. Tra le donne successo  della “coppia” Daniela Olcese Fabrizio Benente Maratoneti Genovesi/Ovada in Sport 32’00”, mentre tra i “singoli” ha prevalso Carla Primo Base Running in 32’43”, quindi un’ottima Sandra Belletti Brancaleone Asti 33’50” seguita ancora da una “coppia” Susanna Scaramucci Atl Varazze e Vito Tummarello Maratoneti Genovesi/Ovada in Sport 34’15”. A chiudere il podio delle “soliste femminili” Annalisa Mazzarello Atl Novese 35’13”. Terza “coppia” quella formata da Simona Scarrone Cartotecnica Al e Piero Garbarino Maratoneti Genovesi/Ovada in Sport 36’34”. Una delle particolarità della gara, oltre che per l’omaggio alle donne era quella di premiare le migliori “coppie” che all’atto dell’iscrizione avevano dichiarato di correre assieme tutta la gara ed assieme tagliare il traguardo. Il percorso di  gara  è stato molto apprezzato per la sua varietà e per la collocazione nel centro storico cittadino toccando il Duomo, Piazza e Corso Italia, Piazza Conciliazione, Corso Viganò con le sue fontane e la Chiesa dell’Addolorata. Tra i podisti acquesi ottima l’ATA con Lino Busca 5° e Giancarlo Manzone 8° Tra gli Acquirunners 22° Fabrizio Fasano, 24° Giuseppe Torielli, 29° Mauro Nervi, 38° Marco Gavioli, 59° Danilo Dallerba e 65° Carlo Chierotti. I numeri nell’acquese sono, come spesso accade, non a tre cifre, ma possiamo assicurare che l’organizzazione delle gare e l’attenzione per i podisti sono al massimo livello e gli apprezzamenti non mancano. Continuare su questa strada ci sembra la migliore “filosofia”, nell’attesa che qualcuno di più si “ricordi” di presentarsi ai nastri di partenza. Qui si chiude la nostra cronaca, ma non il nostro scritto. Siamo fermamente convinti che fatti e situazioni , anche le più antipatiche, necessitino  di “decantazione” per essere valutati. Ci riferiamo ai commenti per nulla lusinghieri della scorsa settimana su quanto affermato sul “Grandangolo” a proposito delle “non competitive” e diretti a chi vi scrive con accenti e parole poco educate. Il discorso è sempre quello delle non competitive che poi, a conti fatti, sono delle vere e proprie “gare agonistiche” senza averne il titolo.  Ci sono addirittura state chieste delle scuse per quello che abbiamo scritto e noi le scuse le facciamo volentieri non già a chi ha lasciato l’educazione, le buone maniere ed il sano dialogo in cantina, ma ci scusiamo con tutti se cerchiamo di dedicare qualche parola al podismo, alle gare, al rispetto e tutela della salute degli atleti che, lo crediamo fermamente,  per essere tali debbano possedere oltre che buone gambe anche ottimo cervello e rispetto delle regole che le Federazioni Sportive e gli EPS si sono date. La mancanza di una di queste tre prerogative non porta da nessuna parte e l’affermare “ qui si fa così” (e basta) ci fa capire quanta strada ci sia ancora da percorrere. Ci scusiamo anche per i nostri oltre 30 anni di “carriera agonistica” con modesti, ma soddisfacenti risultati e ci scusiamo anche delle oltre cento gare organizzate e dei quasi dieci anni passati sulla linea di arrivo in qualità di Giudice di Gara sia Fidal che UISP. Potremmo anche aggiungere che “una rondine non fa primavera”, ma più delle idee, che sono sacrosante per tutti, ci ha colpito la veemente reazione di un ragazzo che in altra circostanza abbiamo apprezzato quale ottimo atleta e ci ha colpito il tono poco educato dell’insieme dello scritto. Se da un lato possiamo capire la “foga” giovanile dall’altro ci risulta particolarmente difficile apprezzare alcune parole e frasi che in un contesto sportivo non dovrebbero mai apparire prima di tutto per il sacrosanto rispetto che si deve a se stessi. Naturalmente ed ovviamente, per quanto mi riguarda la cosa finisce qui. Ci sono fatti e cose ben più importanti per tutti da trattare. Alla prossima e grazie per la pazienza di essere arrivati sino in fondo.

Una modifica alla classifica della Corsa della Mimosa: per un errore di trascrizione la categoria di appartenenza di Ernesto Calende, giunto 11° assoluto è stata  la “E”, mentre l’ottimo Calenda è nella categoria “F”, Over 60, proprio da questo 2015. Ce ne scusiamo.                                                                                              Pier Marco Gallo

Nessun commento:

Posta un commento