La probabilità di pioggia
abbondante ha messo in forse sino all’ultimo lo svolgimento della 2^ “Corsa
della Mimosa” programmata in città per domenica mattina, ma alla fine tutto è
andato per il meglio e la gara si è svolta regolarmente.
Sotto l’egida UISP/Ovada in Sport, con il Patrocinio dell’Amministrazione cittadina e l’indispensabile assistenza sul percorso della Polizia Locale e dei Volontari della Protezione Civile tutto si è “filato liscio” sul percorso di gara che si è snodato lungo le vie del centro e nel parco del Castello. Una novantina tra competitivi e non al via in Piazza Bollente. Al maschile ancora un successo dei portacolori Solvay con la vittoria di un Gabriele Astorino davvero super che ha chiuso gli8 km in 26’25” davanti al pur bravo Gianluca
Catalano SAI Al 26’51”. Terzo gradino del podio per Diego Picollo Maratoneti
Genovesi/Ovada in Sport 27’02”. Tra le donne successo della “coppia” Daniela Olcese Fabrizio
Benente Maratoneti Genovesi/Ovada in Sport 32’00”, mentre tra i “singoli” ha
prevalso Carla Primo Base Running in 32’43”, quindi un’ottima Sandra Belletti
Brancaleone Asti 33’50” seguita ancora da una “coppia” Susanna Scaramucci Atl
Varazze e Vito Tummarello Maratoneti Genovesi/Ovada in Sport 34’15”. A chiudere
il podio delle “soliste femminili” Annalisa Mazzarello Atl Novese 35’13”. Terza
“coppia” quella formata da Simona Scarrone Cartotecnica Al e Piero Garbarino
Maratoneti Genovesi/Ovada in Sport 36’34”. Una delle particolarità della gara,
oltre che per l’omaggio alle donne era quella di premiare le migliori “coppie”
che all’atto dell’iscrizione avevano dichiarato di correre assieme tutta la
gara ed assieme tagliare il traguardo. Il percorso di gara è
stato molto apprezzato per la sua varietà e per la collocazione nel centro
storico cittadino toccando il Duomo, Piazza e Corso Italia, Piazza
Conciliazione, Corso Viganò con le sue fontane e la Chiesa dell’Addolorata. Tra
i podisti acquesi ottima l’ATA con Lino Busca 5° e Giancarlo Manzone 8° Tra gli
Acquirunners 22° Fabrizio Fasano, 24° Giuseppe Torielli, 29° Mauro Nervi, 38°
Marco Gavioli, 59° Danilo Dallerba e 65° Carlo Chierotti. I numeri nell’acquese
sono, come spesso accade, non a tre cifre, ma possiamo assicurare che
l’organizzazione delle gare e l’attenzione per i podisti sono al massimo
livello e gli apprezzamenti non mancano. Continuare su questa strada ci sembra
la migliore “filosofia”, nell’attesa che qualcuno di più si “ricordi” di
presentarsi ai nastri di partenza. Qui si chiude la nostra cronaca, ma non il
nostro scritto. Siamo fermamente convinti che fatti e situazioni , anche le più
antipatiche, necessitino di
“decantazione” per essere valutati. Ci riferiamo ai commenti per nulla
lusinghieri della scorsa settimana su quanto affermato sul “Grandangolo” a
proposito delle “non competitive” e diretti a chi vi scrive con accenti e
parole poco educate. Il discorso è sempre quello delle non competitive che poi,
a conti fatti, sono delle vere e proprie “gare agonistiche” senza averne il
titolo. Ci sono addirittura state
chieste delle scuse per quello che abbiamo scritto e noi le scuse le facciamo
volentieri non già a chi ha lasciato l’educazione, le buone maniere ed il sano
dialogo in cantina, ma ci scusiamo con tutti se cerchiamo di dedicare qualche
parola al podismo, alle gare, al rispetto e tutela della salute degli atleti
che, lo crediamo fermamente, per essere
tali debbano possedere oltre che buone gambe anche ottimo cervello e rispetto
delle regole che le Federazioni Sportive e gli EPS si sono date. La mancanza di
una di queste tre prerogative non porta da nessuna parte e l’affermare “ qui si
fa così” (e basta) ci fa capire quanta strada ci sia ancora da percorrere. Ci
scusiamo anche per i nostri oltre 30 anni di “carriera agonistica” con modesti,
ma soddisfacenti risultati e ci scusiamo anche delle oltre cento gare
organizzate e dei quasi dieci anni passati sulla linea di arrivo in qualità di
Giudice di Gara sia Fidal che UISP. Potremmo anche aggiungere che “una rondine
non fa primavera”, ma più delle idee, che sono sacrosante per tutti, ci ha
colpito la veemente reazione di un ragazzo che in altra circostanza abbiamo
apprezzato quale ottimo atleta e ci ha colpito il tono poco educato
dell’insieme dello scritto. Se da un lato possiamo capire la “foga” giovanile
dall’altro ci risulta particolarmente difficile apprezzare alcune parole e
frasi che in un contesto sportivo non dovrebbero mai apparire prima di tutto
per il sacrosanto rispetto che si deve a se stessi. Naturalmente ed ovviamente,
per quanto mi riguarda la cosa finisce qui. Ci sono fatti e cose ben più
importanti per tutti da trattare. Alla prossima e grazie per la pazienza di
essere arrivati sino in fondo.
Sotto l’egida UISP/Ovada in Sport, con il Patrocinio dell’Amministrazione cittadina e l’indispensabile assistenza sul percorso della Polizia Locale e dei Volontari della Protezione Civile tutto si è “filato liscio” sul percorso di gara che si è snodato lungo le vie del centro e nel parco del Castello. Una novantina tra competitivi e non al via in Piazza Bollente. Al maschile ancora un successo dei portacolori Solvay con la vittoria di un Gabriele Astorino davvero super che ha chiuso gli
Una modifica alla classifica della Corsa della Mimosa: per un
errore di trascrizione la categoria di appartenenza di Ernesto Calende, giunto
11° assoluto è stata la “E”, mentre
l’ottimo Calenda è nella categoria “F”, Over 60, proprio da questo 2015. Ce ne
scusiamo. Pier Marco
Gallo
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