Nelle ultime due settimane, grazie ai tanti non alessandrini della corsa di Fubine e alla mia sortita ad Asti di domenica scorsa, ho avuto modo di confrontarmi con podisti e dirigenti podisti di altre province e la frase che mi sono sentito dire più spesso è:
"Gli alessandrini si muovono poco e dalle nostre parti li vediamo di rado". Queste parole nella sostanza ripetute da alcune persone mi ha fatto riflettere e arrivare alla conclusione che è vero, siamo statici e ritengo sia ora di fare delle scelte diverse, anche e soprattutto per il nostro movimento per far sì che gli attori non siano sempre gli stessi con il rischio che ci sia un sempre minor interesse per i nostri circuiti gare. Cosa fare? Per esempio che gli EPS non inseriscano corse nella domenica rimasta libera, scontentando l'organizzatore che vedendo "un buco" ha cercato di inserirsi e scegliere per quella occasione una destinazione diversa, magari in gruppo come società. Noto che ad esempio l'Atletica Novese lo sta già facendo in Liguria e in parte anche la Solvay. Non serve "invadere" la manifestazione extra provincia, ma organizzarsi in tre quattro e partire, borsa in mano e spesso l'astigiano e il pavese, per esempio, sono più vicini di certe corse dell'alessandrino. Che sia chiaro, non sto dicendo di non correre dalle nostre parti, ma semplicemente di guardarsi intorno di instaurare rapporti con altre società di altre province, di farsi vedere. L'interscambio di idee e lo scambio culturalsportivo è il primo modo per crescere e capire come e dove poter migliorare.
Avrei voluto fare questo discorso alla riunione Uisp di Alessandria di martedì, ma le attenzioni sono state catalizzate da altri argomenti, mentre scrivo le idee emergono. La Uisp Alessandria stessa, molto attiva sul territorio, potrebbe creare una rappresentativa e organizzare, per esempio, qualche gara in meno nell'acquese e mandare i propri tesserati fuori dai confini alessandrini sia in forma di Uisp AL o con la società di appartenenza, le idee non mancano e il confronto è aperto ad ogni idea!
"Gli alessandrini si muovono poco e dalle nostre parti li vediamo di rado". Queste parole nella sostanza ripetute da alcune persone mi ha fatto riflettere e arrivare alla conclusione che è vero, siamo statici e ritengo sia ora di fare delle scelte diverse, anche e soprattutto per il nostro movimento per far sì che gli attori non siano sempre gli stessi con il rischio che ci sia un sempre minor interesse per i nostri circuiti gare. Cosa fare? Per esempio che gli EPS non inseriscano corse nella domenica rimasta libera, scontentando l'organizzatore che vedendo "un buco" ha cercato di inserirsi e scegliere per quella occasione una destinazione diversa, magari in gruppo come società. Noto che ad esempio l'Atletica Novese lo sta già facendo in Liguria e in parte anche la Solvay. Non serve "invadere" la manifestazione extra provincia, ma organizzarsi in tre quattro e partire, borsa in mano e spesso l'astigiano e il pavese, per esempio, sono più vicini di certe corse dell'alessandrino. Che sia chiaro, non sto dicendo di non correre dalle nostre parti, ma semplicemente di guardarsi intorno di instaurare rapporti con altre società di altre province, di farsi vedere. L'interscambio di idee e lo scambio culturalsportivo è il primo modo per crescere e capire come e dove poter migliorare.
Avrei voluto fare questo discorso alla riunione Uisp di Alessandria di martedì, ma le attenzioni sono state catalizzate da altri argomenti, mentre scrivo le idee emergono. La Uisp Alessandria stessa, molto attiva sul territorio, potrebbe creare una rappresentativa e organizzare, per esempio, qualche gara in meno nell'acquese e mandare i propri tesserati fuori dai confini alessandrini sia in forma di Uisp AL o con la società di appartenenza, le idee non mancano e il confronto è aperto ad ogni idea!
Condivido in pieno!
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