Tre gare in una, un bel piatto davvero, basta scegliere in base alla
voglia ed alla preparazione. La mia scelta, come anticipato nel Grandangolo è
andata per la Mezza
e direi che è andata bene. Andando con l’ordine dei tempi si può anzitutto affermare
che Trino dista da Acqui Terme più di 80 km . Un bel viaggio per fortuna senza nebbia.
Solo un po’ di freddo Siamo in cinque in auto ed arriviamo per tempo Al ritrovo
sembra che tutto vada al meglio. Si ritirano in fretta i pettorali con
nell’aria già il “frizzante” della partenza della Maratona, prevista per le 9.
Palestra per cambiarsi al caldo ed anche per lasciare le borse con
un’organizzazione un poco autogestita, ma che ha funzionato. Bene. Faccio una
domanda: quanti di voi prima della partenza non sentono il bisogno, il
pressante bisogno di una “passatina in bagno?” Credo si possano contare sulle
dita di una mano. E se poi la “passatine” avviene troppo presto bisogna
ritornarci!!! Quindi una mezz’oretta prima del via ci si mette in coda per
questa esigenza. Ma il bagno è solo uno e le “esigenze” molte. Morale :
necessità ultimata solo pochi minuti prima del via. Riscaldamento zero tondo.
Anzi io e Roberto Ferrando dell’Ovadese ci avviamo al via mentre lo speaker
annuncia “tutti allineati e partenza tra trenta secondi!!!” “ No, non tutti,
ecco che ne arrivano ancora un paio”, eravamo noi due reduci dai “bagni”. Ci si
mette in fondo mentre la banda suona l’Inno di Mameli e poco dopo il via. Circa
30 secondi per passare la linea di partenza e tanti “lenti” da superare nei
primi due km. Riflessione : ma perché chi sa di andare piano non si mette
l’animo in pace e se ne sta indietro? Mistero! Tanto poi questi atleti vengono
superati da una marea di persone costretta a zigzagare per farsi largo. Primo
mille a 5’03”. Vabbè pazienza cercherò
di aumentare gradualmente perché sono ancora “freddo” e temo che il solito muscolo si “incavoli”.
Sono con Roberto Ferrando ed Alessandro Rossi, anche lui dell’Ovadese. Si va di
buon passo tra leggeri saliscendi e si arriva al quarto km. Si vedono al
contrario gli ultimi km della maratona e della mezza. Memorizzo il percorso già
fatto perché me lo ritroverò al contrario nel finale. Il passo è buono. Avevo
programmato una media di 4’45” al km e
mi sembra di esserci dentro. I miei due compagni allungano leggermente e
dopo il primo ristoro se ne vanno. Io non riesco a bere correndo e quindi devo
poi accelerare per riprendere quelli che
mi hanno superato. Verso il’6° vedo
Caterina Cardini, compagna di corsa a Castellazzo. Oggi mi sembra un
poco più lenta. Ci salutiamo e vado via. Altro ristoro e lei mi “ribecca”.
Mannaggia al non poter bere correndo! Riparto e ricupero e risupero. Poco dopo
in un rettilineo molto lungo per metà in discesa vedo i primi due andare come treni in
direzione opposta alla nostra di “medi tapascioni”. Poi anche qualcun altro.
Anche noi si gira alla “boa” che poi è un lungo cerchio intorno ad un paese.
Bene la metà gara è alle spalle e la “mia” media è perfetta, come da programma.
Dal 10° al 15° ci sono un po’ di salitelle insidiose che costringono ad un
maggiore impegno e la percorrenza a km è
più lenta. Ancora una fermata per bere e
poi via!!! Mancano meno di lunedì 30 novembre 2015
Vi racconto Trino.. La mia mezza di Pier Marco Gallo
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Grande Gallo , vai come un treno. Ci siamo visti per l'iscrizione e poi..... ti ho letto stamattina. Vai talmente forte , però, che sicuramente ti sei perso la visione del runner scalzo che mi ha raggiunto e superato al 19° km. A Trino ho visto cose che voi umani.....
RispondiEliminaBisogna lavorare sul rifornimento da fare correndo, in modo da non perdere secondi preziosi! Bravo Pier Marco :)
RispondiElimina